Passo falso La Virtus s’inceppa sul più bello
Dopo le convincenti prestazioni contro Milano e Baskonia, la V nera perde in casa contro Trieste. Pesa l’assenza di Shengelia
VIRTUS
70
PALLACANESTRO TRIESTE
78
VIRTUS : Cordinier 14, Pajola 7, Clyburn 11, Visconti ne, Hackett 2, Grazulis 3, Morgan 9, Polonara 5, Diouf 1, Zizic 16, Akele 2, Tucker. All. Ivanovic.
PALLACANESTRO TRIESTE: Obijubech ne, Bossi ne, Ross 19, Deangeli, Uhoff 12, Ruzzier 10, Campogrande 2, Candussi 9, Brown ne, Brooks 12, Jhonson 6, Valentine 8. All. Christian-
Arbitri: Rossi, Valleriani, Capotorto.
Note: parziali 17-14; 32-40; 55-54. Tiri da due: Bologna 20/37; Trieste 13/30. Tiri da tre: 6/20; 13/31. Tiri liberi: 12/19; 13/20. Rimbalzi: 33; 35.
L’esordio davanti al suo nuovo pubblico non è fortunato per Dusko Ivanovic con la Virtus che continua a impersonare il mito di Penelope disfacendo tutto quello che a fatica riesce a costruire. Le rispettive assenze rendono parecchio spigolosa quella che dovrebbe essere una normale gara di campionato.
Bologna tiene e riposo per motivi precauzionali il suo capitano Marco Belinelli e all’ultimo momento deve fare a meno anche di Toko Shengelia a causa di un virus intestinale, mentre Trieste si ritrova con la guardia statunitense Markel Brown presente per onor di firma e con Colbey Ross non in perfette condizioni fisiche. Il risultato di questo bollettino medico è che i giuliani si beccano quattro falli tecnici, i due dell’esterno Valentine costringeranno l’americano a lasciare la gara prima della fine del secondo quarto e a questi bisogna aggiungerne uno alla panchina e un altro a Ross, e nelle fila dei padroni di casa è Daniel Hackett a commettere un fallo antisportivo. Da questo giocare sull’irritabilità si spiega l’andamento isterico dell’incontro con i padroni di casa che partono bene (13-5) subiscono la rimonta avversaria (30-21) e poi tra una spinta e l’altra trovano le forze per riportarsi in vantaggio (58-54).
A questo punto la strada verso il successo bianconero sembrava spianato, ma a complicare loro la vita c’è il fatto che le precisione nel tiro da tre punti degli ospiti scende dal 50% del primo tempo, ma non precipita.
Il risultato è che a 4’45“ dalla fine la V nera è nuovamente a – 6 (61-67) e bisogna imbastire una seconda rimonta. Ci vorrebbero le stesse energie che sono state messe in campo a Vitoria, ma a parte Isaia Cordinier tutti gli altri sembrano in debito di ossigeno e le due triple consecutive di Ross valgono il 65-76 quando da giocare restano 1’46“. La Virtus tenta il miracolo, come si dice sotto le Due Torri neppure Murri aggiusterebbe una situazione così complicata e, infatti, ai bolognesi non resta che limitare i danni.
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