Rabbia Virtus Cade a Kaunas, espulso Banchi

Bianconeri avanti fino all’intervallo, poi i lituani cambiano marcia e l’allenatore subisce due falli tecnici per proteste

di MASSIMO SELLERI -
20 marzo 2024
Rabbia Virtus Cade a Kaunas, espulso Banchi

Rabbia Virtus Cade a Kaunas, espulso Banchi

Zalgiris Kaunas

96

Virtus Bologna

81

ZALGIRIS KAUNAS: Evans 14, Lekavicius 9, Hayes 13, Giedraitis 12, Montvila 3, Birutis 12, Sumner 16, Dimsa 6, Lavrinovicius 4, Manek, Butkevicius 2, Ulanovas 5. All. Trinchieri.

SEGAFREDO BOLOGNA: Lundberg 4, Belinelli 9, Pajola 5, Dobric 9, Mascolo ne, Lomazs 15, Shengelia 19, Mickey 4, Polonara ne, Zizic, Dunston 4, Abass 12. All. Banchi.

Arbitri: Radovic, Difallah, Aliaga.

Note: parziali 22-22; 43-49; 68-63. Tiri da due: Kaunas 18/34; Virtus 17/30. Tiri da tre: 12/24; 10/29. Tiri liberi: 24/27M 17/18. Rimbalzi: 30; 30.

KAUNAS (Lituania)

Una tripla di Lekavicius a 7’ dalla fine consente allo Zalgiris di andare sul + 10 (76-66) dando l’impressione che sia arrivato il colpo del ko. La partita è ancora lunga, ma questo è l’episodio che sancisce come la pressione dei lituani abbia inceppato il sistema di gioco della Virtus. In questo c’è anche lo zampino degli arbitri che con qualche decisione a dir poco casalinga fanno perdere le staffe a Luca Banchi che in 20 secondi subisce due tecnici e viene espulso.

Prima del fisiologico cedimento finale, il solco tra le due squadre toccherà i 16 punti (93-77), ma gli effetti della sconfitta non cambiano: la Virtus inciampa, in Europa, nella sesta sconfitta consecutiva in trasferta non sapendo più vincere lontano da Bologna, sebbene in questa occasione le assenze siano una giustificazione non piccola.

Anche questa partita ha confermato come senza Hackett la V nera perda parecchio quando si parla di lettura delle difese avversarie, mentre se ci fosse stato Cordinier per Kaunas non sarebbe stato così facile sovrastare gli ospiti sul piano dell’energia. Da qui alla fine della regular season mancano quattro turni e resta il fatto che per risalire la china e agganciare il sesto posto bisogna vincere venerdì a Belgrado.

L’aritmetica non condannerebbe la Segafredo neppure con uno stop nella capitale serba, ma inizia a esserci un problema di fiducia in un gruppo unito che improvvisamente si perde come ha fatto vedere ieri sapendo tenere testa alla difesa preparata da Andrea Trincheri fino a quando i nervi non sono saltati.

Il primo tempo disputato dagli ospiti, che si sono ritrovati anche sul +6, avrebbe meritato una maggior gloria, ma anche questa constatazione è il ritratto di un’altra difficoltà a cui la Virtus non riesce a dare risposta: la mancanza di continuità.

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