Snodi Virtus Shengelia e assemblea dei soci

Il georgiano deve decidere se uscire dal contratto o spalmare l’accordo. Zanetti avrà sempre la maggioranza, ma il peso di Gherardi salirà

di MASSIMO SELLERI
19 giugno 2024

Snodi Virtus Shengelia e assemblea dei soci

Al momento nessuno ha bussato alla porta della Virtus per manifestare interesse nei confronti di Toko Shengelia. Il lungo georgiano potrebbe uscire in maniera autonoma dal contratto, ma l’impressione generale è che in un mercato dove le grandi di Eurolega si stanno muovendo con i piedi di piombo alla fine il giocatore si troverà davanti a un bivio. O resta a Bologna portando a conclusione il suo contratto nel giugno del 2025 andando a percepire un ingaggio che si aggira sui 2 milioni di euro, oppure accetta la proposta del club bianconero e spalma su più anni il compenso.

E’ vero che la scorsa estate la telenovela di un possibile passaggio in Grecia cominciò a fine luglio, ma già in questi giorni nel sottobosco si discuteva di una possibile partenza.

Sono più probabili i saluti di Abi Abass, anche se i tempi potrebbero non essere così immediati. L’ala comasca sta partecipando ai lavori della nazionale italiana a Folgaria e senza voler tirare la giacchetta al ct Pozzecco farà parte della squadra azzurra che dal 2 al 7 luglio affronterà il torneo preolimpico a Porto Rico.

Si tratta di una vetrina importante che può allargare il panorama di chi potrebbe avere un interesse. Al momento sono tre le realtà che si sono fatte avanti, la stessa Virtus che vorrebbe rinnovare, Milano che vuole cambiare qualcosa nel settore degli atleti italiani e il Besiktas che sembra aver presentato una offerta corposa.

Qualora la V nera non riuscisse nel suo intento dovrebbe mettersi a cercare un suo sostituto, cosa non facile soprattutto se si parte in ritardo.

Nel frattempo si stanno concludendo i preparativi che porteranno alla prossima assemblea dei soci. E’ previsto un aumento di capitale che dovrebbe portare a un sensibile innalzamento delle quote del socio di minoranza Carlo Gherardi con la sua Cribis e un abbassamento di quelle legate a Massimo Zanetti, anche se l’attuale presidente bianconero manterrà la maggioranza.

Oggi la compagine è divisa tra il 60 per cento dell’imprenditore del caffè e il restante 40 e la cifra alla base di questa nuova operazione non sarà particolarmente alta perché il ceo Luca Baraldi ha lavorato in modo che il budget fosse rispettato al centesimo.

Il nuovo assetto delle quote societarie fa parte di un percorso disegnato da tempo e che vedrà Zanetti salutare la presidenza nell’autunno del 2026 quando la squadra andrà a giocare nel nuovo impianto della Fiera.

Restando all’attualità l’assemblea dei soci porterà anche alla conferma di Baraldi nel ruolo di amministratore delegato con poteri allargati e di Paolo Ronci come direttore generale.

Sarà anche definito in via ufficiale il nuovo budget, che si aggira sui 16 milioni di euro, e questo passo farà entrare nel vivo il mercato del club che, per il momento, ha una sola operazione certa in entrata, l’arrivo del lungo lettone Andrejs Grazulis.

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