Urlo Virtus Clyburn firma la prima gioia

Sempre sotto nel punteggio, Bologna supera il Partizan in volata grazie alla solidità della difesa e ai canestri di Will, finalmente decisivo

di MASSIMO SELLERI
24 ottobre 2024
Urlo Virtus Clyburn firma la prima gioia

Sempre sotto nel punteggio, Bologna supera il Partizan in volata grazie alla solidità della difesa e ai canestri di Will, finalmente decisivo

Partizan Belgrado

69

Virtus Bologna

70

PARTIZAN BELGRADO: Davies 4, Lundberg 14, Carlik Jones 6, Ntilikina, Washington ne, Koprivica ne, Nakic, Marinkovic 10, Pokusevski 5, Brown 8, Bonga 4, Tyrique Jones 20. All. Obradovic.

SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 12, Belinelli, Clyburn 27, Shengelia 8, Hackett, Grazulis ne, Morgan 10, Polonara, Diouf 3, Zizic 4, Akele ne, Tucker 6. All. Banchi.

Arbitri: Perez, Garcia, Konstantinovs.

Note: parziali 20-15; 37-32; 61-57. Tiri da due: Belgrado 19/31, Virtus Bologna 19/34. Tiri da tre: 6/24; 6/25. Tiri liberi: 13/17; 14/16. Rimbalzi 28; 34.

BELGRADO (Serbia)

Will Clyburn segna 27 punti e la Virtus sbanca la Belgrado Arena nonostante il clima infuocato alimentato dai tifosi del Partizan.

Ha il sapore dell’impresa la prima vittoria in Eurolega della Segrafredo che nella capitale serba si è presentata senza Alessandro Pajola e con tutti i dubbi sulla sua solidità europea derivati dal fatto che dopo le prime quattro giornate era l’unico club a non aver ancora centrato un successo.

Oltre all’ala statunitense, che è arrivato sotto le Due Torri proprio per dare questo contributo, la gara conferma due impressioni che si erano intraviste negli incontri precedenti. La prima è che a Momo Diouf manca solo un po’ di esperienza, ma per il resto il centro senegalese ha tutti i numeri per giocare a questo livello, e il secondo è che anche Matt Morgan può reggere la fisicità tipica della prima competizione continentale senza particolari problemi nonostante i centimetri.

L’andamento della gara ribadisce quanto alla V nera manchi ancora l’uniformità nel rendimento. I bolognesi partono male (16-9) e poi pareggiano (25-25) prima di tornare sul -9 (52-43). A quel punto si rimettono in carreggiata nonostante la serata di Toko Shengelia sia a tinte grigie. A 3’41’’ dalla fine Isaia Cordinier realizza il sorpasso dalla lunetta (65-66) e da lì la partita diventa una sagra dell’errore da ambo le parti. A questa giostra dello sbaglio si sottrae Clyburn che infila il canestro della vittoria con 12’’ (69-70) da giocare, mentre dall’altra parte Iffe Lunberg pasticcia creando un’eccezione alla legge dell’ex.

Finisce con Obradovic che striglia i suoi mentre Banchi ha sperimentato quanto cuore abbiano i suoi giocatori.

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