Virtus, adesso Lundberg è l’uomo in più . A Reggio Emilia l’ultima fatica dell’andata
Coach Banchi: "Affrontiamo una squadra molto attrezzata che sta disputando un torneo di vertice, dobbiamo essere concreti"
Iffe Lundberg è l’uomo che sta togliendo le castagne dal fuoco alla Virtus. Negli ultimi tre impegni di Eurolega i canestri dell’esterno danese hanno spento la reazione degli avversari della Segafredo e se oggi (ore 19, diretta Dazn) le cose dovessero prendere la piega sbagliata a Reggio Emilia, Luca Banchi sa di avere a disposizione un giocatore che dà il meglio di sé proprio nelle situazioni difficili.
"Chiuderemo il nostro girone di andata con una trasferta molto impegnativa – spiega il coach bianconero – e questa sarà la seconda di quattro gare fuori casa consecutive, che in pochi giorni metterà alla prova la nostra capacità di recupero all’interno di un processo di inserimento dei nuovi arrivati. Reggio Emilia è una squadra molto attrezzata che sta disputando un torneo di vertice il cui valore tecnico e organizzazione avrebbero meritato maggior tempo per una adeguata preparazione. Sarà nostro compito rispondere alle difficoltà che potremo incontrare con una prestazione concreta e di carattere".
Il numero uno bianconero riassume nella sua storia uno dei motivi per cui la Virtus è la squadra rivelazione dell’Eurolega. Per tutta la stessa il club ha cercato di piazzarlo, ma la volontà di non lasciare la prima competizione continentale ha impedito qualsiasi trasferimento, poi si è cercato di fargli capire che qui non ci sarebbe stato spazio tenendolo in borghese nei vari impegni del precampionato. Cambiata la guida tecnica si è adottata una filosofica opposta mettendolo in competizione con Jaleen Smith, ma alla fine ha vinto Lundberg che, partita dopo partita, si sta conquistando il titolo di miglior sesto uomo. Adesso tutti ringraziano per il fatto che non abbia lasciato Basketcity, anche se il suo ingaggio è oneroso e ci sia pure stato un tentativo di prolungare il suo contratto per risparmiare qualcosa. Tentativo andato a vuoto anche perché la testardaggine fa parte delle sue caratteristiche caratteriali.
Cocciutaggine che lo porta ad essere anche un professionista a cui non si possono fare rilievi dato che dall’alimentazione a tutti gli altri fattori che dipendono da lui cerca di essere fedele ai dei protocolli che gli consentano di rimanere nel pieno della forma. Una serietà che è molto apprezzata dai tifosi tanto che anche nei momenti più difficili Bologna lo ha sempre sostenuto come lo stesso giocatore ha sottolineato in diverse interviste. Tornando alla partita di oggi a coach Banchi toccherà utilizzare il bilancino del farmacista per non sprecare le energie, tenendo presente che le assenze del centro statunitense Jordan Mickey e dell’esterno serbo Ognjen Dobric lo liberano dalla difficoltà di dovere scegliere quale atleta straniero starà in tribuna, ma il calendario dell’Eurolega prevede un doppio impegno anche in questa settimana con la Segrafredo che mercoledì affronterà il Maccabi a Belgrado e poi venerdì andrà Istanbul nella tana dell’Efes.
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