Virtus al buio Si spegne dopo l’intervallo
Solito calo nella ripresa. Visti i problemi, difficile da capire gli 11 secondi concessi a Tucker e il mancato utilizzo di Grazulis
Monaco
101
Virtus Bologna
85
AS : Okobo 20, Loyd 11, Papagiannis, Diallo 7, Cornelie ne, Jaiteh 15, Motiejunas 3, Tarpey ne, Begarin, Brown 14, Strazel 12, James 19. All. Obradovic.
SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 11, Belinelli 6, Pajola 3, Clyburn 8, Shengelia 17, Hackett 5, Grazulis ne, Morgan 11, Polonara 3, Diouf 12, Zizic 9, Tucker. All. Banchi.
Arbitri: Javor, Trawicki, Van den Broeck.
Note: parziali 20-24; 46-47; 71-64. Tiri da due: Monaco 24/44; Virtus Bologna 20/37. Tiri da tre: 12/24; 7/26. Tiri liberi: 17/21; 24/25. Rimbalzi: 30; 36.
Quarta sconfitta consecutiva in Eurolega per la Virtus che con questo stop vede allontanarsi ulteriormente il traguardo dei playoff. Il fatto che la V nera sia l’unico club a quota zero apre una riflessione negli uffici della palestra Porelli. Pur variando la sequenza delle battute, nel complesso lo spartito della gara disputata dai bolognesi è sempre quello con la squadra allenata da Luca Banchi che non ha abbastanza benzina per garantire un rendimento uniforme nell’arco dei 40’.
Questa volta la Segafredo parte bene, tiene testa ai monegaschi nel secondo quarto, poi dal terzo periodo in poi è un lento spegnersi fino al -18 (99-81) a 49’’ dalla fine. Pur essendo composta da 14 giocatori Bologna si scopre corta e la riflessione è in realtà un tormentone perché l’unico modo per colmare questa falla è quella di cambiare qualcosa andando sul mercato. La proprietà ha sempre scartato questa ipotesi e se uno pensa agli 11’’ in cui è stato in campo Rayjon Tucker a cui si aggiunge l’ne di Andrejs Grazulis. L’attenzione si sposta sulla panchina e su alcuni quintetti nei quali con Hackett, Belinelli e Zizic diventa difficile difendere.
L’osservazione si concentra allora sulla gestione e sulla panchina. Da qui a domani non cambierà nulla, con la Virtus affronterà Tortona e deve difendere l’imbattibilità in campionato, ma dopo questa gara vedremo se il club intende aprire il capitolo dei cambiamenti.
Siccome quando piove grandina, durante la gara Alessandro Pajola si è dovuto fermare per lombalgia e in trasferta contro un avversario che è già sulla carta più forte e privarsi di uno dei giocatori più in forma significa aumentare in maniera esponenziale i problemi.
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