Virtus, Baraldi aggiorna il navigatore : "Bilancio positivo in Europa, ora lo scudetto"
Il ceo fa il punto: "Soddisfatti della nostra Eurolega, testa al campionato". Sul mercato: "Gruppo competitivo, restiamo così"
La Virtus ha chiuso la sua esperienza europea mancando per un soffio la partecipazione ai playoff di Eurolega, pagando soprattutto una seconda parte di stagione non particolarmente brillante. "Siamo comunque soddisfatti – spiega il ceo bianconero Luca Baraldi – di quello che è stato il cammino della squadra. Ci siamo classificati al nono posto e sebbene ci sia stata una riduzione del budget abbiamo migliorato il quattordicesimo piazzamento dello scorso anno. Abbiamo vinto contro squadre importanti e per buona parte della regular season siamo stati nei primi posti della classifica. Alla fine abbiamo ottenuto 18 successi e se è vero che sarebbe stato bello raggiungere i playoff è altrettanto vero che adesso dobbiamo metterci al lavoro perché disputarli deve essere il nostro traguardo nella prossima stagione".
Baraldi, intanto vi rituffate nel campionato. Il vostro obiettivo ora diventa lo scudetto?
"Sì, dopo aver disputato tre finali di seguito e averne vinta una e visto quello che abbiamo fatto in Eurolega credo sia naturale rivolgere la nostra concentrazione verso questo titolo. Non sarà facile perché quest’anno il campo delle pretendenti va oltre la Virtus e Milano e ci sono squadre come Venezia che hanno tutti i mezzi per arrivare in finale. Mancano tre partite alla fine della regular season e la griglia dei playoff è ancora molto incerta. Noi domani affrontiamo Reggio Emilia e non sarà una gara facile perché questi due turni di play-in abbiamo speso molte energie".
In previsione dei questa ultima parte della stagione avete intenzione di modificare il roster?
"No, perché il gruppo si è dimostrato molto competitivo anche in Europa. Il nostro allenatore ha puntato su alcuni giocatori e anche in campionato tende ad utilizzare sempre quei 10-12 elementi per cui non avrebbe senso in questo momento della stagione fare una ulteriore aggiunta. Non ci saranno neppure delle partenze, proprio perché la squadra si è dimostrata molto compatta nell’affrontare anche le difficoltà dovute agli infortuni. Restiamo così come siamo e andiamo avanti pensando ad una gara alla volta come abbiamo sempre fatto".
Avete costruito un rapporto molto stretto tra i tifosi e la squadra. E’ sorpreso del seguito che avete avuto?
"Sinceramente sì. Quando alle tre e mezza di ieri mattina siamo arrivati in aeroporto non mi aspettavo di vedere più di un centinaio di tifosi venuti lì per applaudire e incitare i nostri giocatori sebbene arrivassimo da una sconfitta e da una eliminazione. Si dice che i nostri tifosi siano presenti solo quando si gioca per vincere, ma io devo smentire questa voce. L’Eurolega ha reso pubblica una classifica in cui risulta che noi siamo al sesto posto per indice di riempimento del nostro impianto, eppure tutti sapevano che noi partecipavamo a questa competizione per provare ad entrare nei playoff e non per arrivare alla final four. Credo, invece, che i tifosi stiano apprezzando il lavoro che questo club sta facendo per arrivare dove siamo arrivati e per mantenere gli impegni che abbiamo preso".
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