Virtus Bologna vince contro Treviso grazie a Shengelia
La Virtus Bologna supera Treviso 80-74 con Shengelia protagonista. Ivanovic perde la pazienza ma la squadra resiste.

Will Clyburn in palleggio prova a seminare i difensori di Treviso. E alle sue spalle pronto ad approfittare degli spazi creati il centro Ante Zizic (Ciamillo)
Treviso 74 Virtus Bologna 80
NUTRIBULLET: Bowman 15, Mascolo 4, Caroline 15, Olisevicius 12, Paulicap 10, Mazzola 2, Macura 10, Pellegrino, Harrison 5, Torresani 1, Spinazzè ne, Mezzanotte ne. All. Vitucci.
SEGAFREDO BOLOGNA: Pajola, Cordinier 2, Clyburn 10, Shengelia 21, Diouf 2, Hackett 16, Morgan 15. Zizic 13, Belinelli, Akele, Polonara 1, Holiday ne. All. Ivanovic.
Arbitri: Sahin, Pepponi, Patti.
Note: parziali 17-17; 34-36; 51-60. Tiri da due: Treviso 25/54; Virtus 22/41. Tiri da tre: 2/15; 5/22. Tiri liberi: 18/25; 21/25. Rimbalzi: 40; 42.
Nella prossima stagione, è noto, non ci sarà più il marchio Segafredo. Volendo riassumere la gara di ieri sera, con una battuta, si potrebbe dire che lo sponsor più azzeccato, anche oggi, potrebbe essere Penelope. Come la celebre moglie di Ulisse la Virtus tesse la tela, poi, però – almeno Penelope aveva un progetto – la disfa rischiando di vanificare quanto di buono fatto fino a quel momento.
Tende a piacersi, la Virtus o, se preferite, si addormenta improvvisamente. Con il risultato di risvegliare la rabbia agonistica di Dusko Ivanovic. Uno che vorrebbe la perfezione sempre.
E quanto si arrabbi il coach montenegrino lo si capisce a metà del terzo quarto. All’ennesima sciocchezza di Cordinier – prima un appoggio morbido e tiro sbagliato, poi fallo inutile del francese– Dusko perde le staffe. E pure una scarpa. Si gira verso i rotori, Ivanovic, e lascia partire una pedata, con il sinistro, che gli fa perdere la scarpa. Rischia pure l’infortunio, Dusko, ma nemmeno questo spinge la Virtus a restare sempre concentrata.
Scappa nel secondo quarto, la Virtus – 19-27, tripla di Morgan –, ma all’intervallo è tutto da difare. Scappa una seconda volta, 49-60. Ma è un’illusione: 59-60 grazie a tre liberi di Bowman. Scappa di nuovo la Virtus, 59-70, ma se pensate che sia finita state sbagliando (come i bianconeri, del resto): 67-72 in un amen. Tra un pasticcio e l’altro e un’amnesia continua, la Virtus offre a Treviso anche la tripla del potenziale -2.
Per fortuna che i veneti, dall’arco, hanno le polveri bagnate. E per fortuna che la Virtus ha Toko Shengelia, perché quando cominciano le difficoltà, lui scuote i capelli, si carica i compagni sulle spalle e li porta lontano. Almeno per una notte può bastare. Anche per il primato in coabitazione.
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