Virtus, chiudere l’anno con il botto di tifosi. Se parte Tucker, il nome caldo è Sumner
Venerdì con l’Asvel, domenica con Scafati: due gare decisive in cui la V nera spera in due sold out. Mercato: piace il play ex Zalgiris
Sotto l’albero di Natale la Virtus spera di ritrovare la spinta del pubblico. Nonostante l’andamento della squadra sia altalenante, i tifosi sembrano aver capito il momento di difficoltà che la squadra sta attraversando e abbiano deciso di non far mancare il loro sostegno.
La prevedenti dei biglietti per la partita di venerdì sera (ore 20.30) contro i francesi dell’Asvel Villeurbanne sta viaggiando a ritmi spediti e anche quella di domenica contro Scafati sembra essere ben avviata nonostante in questa fase il campionato abbia un fascino inferiore rispetto all’Eurolega. In ogni caso si tratta di due incontri importanti per il futuro del club bianconero. Nel confronto contro i francesi la formazione allenata da Dusko Ivanovic si gioca la possibilità di ottenere la seconda vittoria consecutiva e di migliorare ulteriormente una classifica che la vede al penultimo posto insieme al Maccabi Tel Aviv.
La possibilità di giocare nella prima competizione continentale dipende da un solo fattore: la disponibilità della proprietà ad investire. Dato per scontato che ci questo aspetto ci sia, ci sono altri due fattori che possono rendere la candidatura ancora più credibile. La capacità del club di riempire il proprio impianto, e da questo punto di vista la V nera sta superando l’esame dato che la presenza degli spettatori è sempre stata buona sia all’Unipol Arena che alla Segafredo Arena, mentre il secondo riguarda i risultati sportivi. Fino a qui non sono stati brillanti, ma c’è tutto un girone di ritorno per dimostrare che la sfortuna ha avuto un ruolo importante nei tanti finali giocati a punto a punto e persi per un paio di episodi.
La partita con Scafati, invece, assume un significato molto importante dato che una vittoria avvicinerebbe ulteriormente la Virtus alla qualificazione alla final eight di Coppa Italia. Sorprende negativamente il dover affrontare certe questioni, ma i bolognesi hanno perso quattro delle ultime sei partite e se non inverte velocemente rotta il rischio di non prendere parte alla competizione che mette in palio il primo trofeo nel 2025 è concreto.
L’importanza di questa qualificazione è anche legata al fatto che il presidente Massimo Zanetti, in più occasioni, ha posto come uno dei principali obiettivi della stagione la conquista di questa coppa essendo l’unico titolo ragionevolmente appetibile che manca nella personale bacheca del numero uno bianconero.
In questi due incontri si vedrà anche come Ivanovic intende affrontare la questione Tucker. Lo statunitense è stato a lungo corteggiato da Venezia e il tecnico montenegrino aveva dato il suo assenso alla partenza a patto che arrivasse qualcuno a sostituirlo, ma alla fine ha prevalso la volontà dello statunitense di restare sotto le Due Torri e a questo punto ci si trova davanti a un bivio. O il coach fa un passo verso di lui e gli ridà fiducia, oppure lo tiene in panchina sapendo che chi non gioca prima o poi chiede di andare via. Spetta anche all’ex Reyer fare un passo verso la panchina bianconera, nel senso che per stare qui e avere minuti deve accettare il principio che ad alto livello bisogna stare dentro un sistema di gioco e non affidarsi alle soluzioni personali. L’impressione è almeno un’altra serie di possibilità sarà concessa e poi si tireranno definitivamente le somme. Nel caso Tucker dovesse partire, il nome caldo è quello di Edmond Sumner. Classe 1995 è un play di 198 cm, ex Zalgiris con un passato in Nba che sta finendo la stagione in Cina.
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