Virtus, curva pericolosissima a Montecarlo. Banchi deve rialzarsi dal fondo della classifica

Con lo Zalgiris la tredicesima gara persa in Eurolega da febbraio: e domani c’è il Monaco. Si sente l’assenza di Lundberg nei tiri risolutivi

di MASSIMO SELLERI -
17 ottobre 2024
Virtus, curva pericolosissima a Montecarlo. Banchi deve rialzarsi dal fondo della classifica

Daniel Hackett, 36 anni, nella partita di martedì sera contro lo Zalgiris in Eurolega: per l’italostatunitense è un avvio di stagione sotto tono (Ciamillo)

Dalla fine di febbraio a oggi in Eurolega la Virtus ha disputato tredici partite vincendone solo due, nella passata stagione. La rilevazione non è causale né punitiva nei confronti di qualcuno, ma parte dalla prima gara disputata dopo la final eight di Coppa Italia. Quella competizione fu un po’ uno spartiacque tra una V nera che soprattutto in Europa sembrava inarrestabile e una che non era più così impeccabile dal punto di vista tecnico. Ci si chiederà l’utilità di andare a ritroso nel tempo e la prima risposta è che il club bianconero tutti gli anni deve bussare alla porta degli uffici dell’Eca e domandare una licenza per potere giocare nella massima competizione continentale. In questo momento l’istanza non sarebbe sostenuta dai risultati dato che delle 18 squadre partecipanti quella bolognese è l’unica a non aver ottenuto neppure un successo nelle prime tre giornate e come si è visto non è che le cose vadano meglio allargando il periodo di osservazione.

Le statistiche dicono anche che le prestazioni dei bianconeri sono direttamente collegate a quella di Daniel Hackett. Nella prima fase della passata stagione il play italostatunitense ha avuto un rendimento notevole con la Virtus che ha infilato undici vittorie casalinghe consecutive, mentre nel secondo periodo c’è stata una flessione importante e la formazione allenata da Luca Banchi ha perso la sua brillantezza. E’ evidente che adesso questo giocatore ha un problema di condizione fisica ed è qui che il discorso diventa delicato.

Sempre facendo i paragoni con la passata stagione, un certo Iffe Lundberg soprattutto nell’ultimo quarto toglieva le castagne dal fuoco a tutti quanti, mentre ora nessuno riesce a recitare quel ruolo con Will Clyburn che sta scontando un normale periodo di ambientamento e con il capitano Marco Belinelli che non riesce a trovare la via della continuità. Senza nessuno di realmente affidabile nel tiro da tre punti e senza nessuno che metta ordine quando si decidono le gare diventa veramente difficile vincere le partite a meno che non si cerchi chi è particolarmente ispirato e lo si lasci in campo tenendo in panchina chi sta attraversando un momento di difficoltà. Se Banchi è finito sulla graticola non è solo per un problema di risultati, ma anche per la gestione dei giocatori.

E’ vero che avere poco o niente dal trio Belinelli, Clyburn e Hackett manderebbe in tilt chiunque, ma vista la situazione varrebbe la pena dare un po’ più di spazio anche a Matt Morgan e Rayjon Tucker, soprattutto nel secondo periodo dove tutti gli allenatori in questa prima fase della competizione fanno qualche esperimento. Inoltre si eviterebbe di dare completamente fondo al serbatoio di quei giocatori che hanno già accesa la spia della riserva.

Oggi si va nel Principato di Montecarlo con la stessa panchina e con gli stessi che martedì hanno affrontato lo Zalgiris e che domani se la vedranno con il Monaco. Una sconfitta renderebbe ancora più stretto e ripido il sentiero che porta al traguardo stagionale dei playoff.

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