Virtus Difesa e Polonara, ecco la svolta
Gara pressoché perfetta da parte dei bianconeri che toccano il +25 senza Hackett e Shengelia. Villeurbanne prova a ricucire nel finale
Virtus Bologna 83 Asvel Villeurbanne 69
SEGAFREDO: Cordinier 9, Belinelli 4, Pajola 7, Clyburn 13, Visconti ne, Grazulis 9, Morgan 10, Polonara 17, Diouf 6, Zizic 2, Akele ne, Tucker 3. All. Ivanovic.
ASVEL VILLEURBANNE: Harrison 7, Lee 6, Maledon 20, Ajinca 3, Jackson 2, De Colo 8, Sako 12, Roberson 8, Lighty 3, Black, Sissoko ne, Mbiya ne. All. Poupet.
Arbitri: Garcia, Petek, Radojkovic.
Note: parziali 17-7; 46-29; 66-45. Tiri da due: Bologna 15/28; Villeurbanne 17/32. Tiri da tre: 10/2924; 7/22. Tiri liberi: 23/25; 14/18. Rimbalzi: 28; 33.
La Virtus riesce a cancellare i caratteristici blackout conquistando la quinta vittoria in Eurolega. In uno sport dove ci sono due squadre che si affrontano le proprie fortune dipendono anche dalla qualità degli avversari e tutto si può dire tranne che il Villeurbanne con le palle perse abbia meravigliato con il suo gioco, ma in questa mancanza di brillantezza ci sono tanti meriti della difesa bianconera.
Senza Toko Shengelia e Daniel Hackett, Ivanovic decide che questa sfida si può vincere ruotando 10 uomini incurante del fatto che alcuni di loro fin qui abbiano dato un minimo contributo. Per chi come Will Clyburn aveva bisogno di dimostrare qualcosa, un risultato del genere equivale a una bella iniezione di fiducia e lo stesso dicasi per Achille Polonara che stava pagando un momento di flessione e ora in questo clima di comprensibile entusiasmo arriva il compito più difficile, quello di imboccare la strada della continuità per dare un sapore diverso a questa Eurolega sapendo che quel decimo posto che vale i play-in è una sorta di miraggio.
Quando a 4’46” dalla fine del terzo quarto Diouf infila entrambi i liberi che fissano il punteggio sul 56-31 la partita sembra già decisa, anche se i transalpini piazzano un parziale di 0-6. Al tecnico virtussino bastano un paio di urli, senza neppure un timeout per richiamare la classe all’ordine e a sorpresa uno dei più sensibili a questi stimoli è Rayjon Tucker che si becca pure gli applausi per un paio di recuperi più o meno riusciti. Nel tentativo di ricucire gli ospiti non vanno oltre la soglia del -14 (78-64). Con 1’49” Matt Morgan sigla il canestro che vale la vittoria nonostante Villeurbanne se la voglia giocare fino alla fine trovando un canestro da tre punti. Risponde Clyburn e domani si torna in campo con Scafati.
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