Virtus e Milano, si rinnova l’eterna sfida . Le storiche rivali possono ritrovarsi in finale

Serie A A prescindere dall’ultimo turno di campionato, le due squadre saranno ancora una volta nella parte opposta del tabellone playoff

di MASSIMO SELLERI
30 aprile 2024

Virtus e Milano, si rinnova l’eterna sfida . Le storiche rivali possono ritrovarsi in finale

Comunque si concluda l’ultima giornata di campionato, la Virtus e Milano finiranno dalla parte opposta nel tabellone dei playoff. Il pericolo che le uniche due squadre della serie A che possono contare su un impianto dalla capienza che si aggira sui 10mila posti potessero incrociarsi già in semifinale è stato concreto fino a quarantotto ore fa, quando il successo di entrambi ha reso impossibile questa ipotesi.

Questo non significa che la giornata non serva a nulla, dato che la V nera deve vincere con Trento per chiudere la regular season al primo posto, così come l’Olimpia deve imporsi a Cremona per non rischiare di scivolare in terza posizione e poi per sperare in un capitombolo virtussino che le consegnerebbe la possibilità di avere sempre il fattore campo a favore durante i playoff.

La retorica rischia di ripetere una serie di ovvietà.

La prima è che tutte le partite partono sullo 0-0 e vanno giocate e la seconda è che la nostra lega è così competitiva che, ad esempio, bolognesi e meneghini hanno perso con Pesaro contro un avversario fortemente impantana nella lotta per non retrocedere.

Tutto vero, se non fosse che senza gli impegni di Eurolega la storia è molto diversa e con un format che consegna il passaggio del turno a chi vince tre partite in ogni serie, sarebbe abbastanza sorprendente se per il quarto anno di seguito Segafredo e Armani non duellassero in finale per il quarto anno di seguito, sebbene Brescia non stia a guardare e stia cercando un rinforzo per provare a rompere questo duopolio.

Tutto questo si traduce in una terza ovvietà: la Virtus contro Trento non può permettersi passi falsi per potere contare sempre sul sostegno del proprio pubblico, una spinta che si è rivelata decisiva anche nella prima competizione continentale e che ha consentito alla formazione allenata da coach Luca Banchi di ottenere il nono posto europeo.

La simbiosi tra gli spalti dell’arena e chi va in campo è molto stretta e solo in un momento di forte flessione della squadra non è stata efficace. Per lo spessore umano dei giocatori che compongono le due squadre la buccia di banana rappresentata dal futuro non dovrebbe essere un problema.

Non è un segreto che durante il mercato estivo le due squadre subiranno un rimodellamento proprio per migliorare i propri risultati in Eurolega e che questo prevede una serie di saluti che ai diretti interessati sono già noti.

Come nelle passate stagioni questa situazione è sempre stata vissuta come un qualcosa di fisiologico dando comunque vita ad una serie finale molto combattuta.

Per quanto riguarda la Virtus uno degli obiettivi è quello di trattenere Toko Shengelia, pur sapendo che la concorrenza è molto agguerrita, e che c’è l’idea di distribuire meglio la presenza degli italiani nei vari ruoli, magari andando a pescare anche un altro lungo di formazione azzurra per bilanciare meglio il proprio roster.

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