Virtus e Segafredo, pace fatta. Oggi è attesa la firma del rinnovo
L’azienda del caffè sponsorizzerà ancora la squadra, ma con un importo minore. Mediazione delle istituzioni
Il marchio della Segafredo resterà sulla maglia della Virtus. Dopo la convulsa giornata di martedì con l’azienda di Pianoro che annunciava la sua volontà di non rinnovare il contratto di sponsorizzazione per la prossima stagione e con l’immediata smentita del presidente della stessa società Massimo Zanetti che parlava di una semplice rinegoziazione, le diplomazie si sono messe al lavoro e in tempi brevi, c’è chi dice già nella giornata di oggi dopo il rinvio di ieri, dovrebbe arrivare la firma su una nuova intesa che consenta la prosecuzione di questo abbinamento. Le cifre sono ovviamente inferiori rispetto a quelle precedenti, ma questo ridimensionamento era prevedibile, se si considera che ora Zanetti detiene solo il 50% delle quote dell’azienda leader nella produzione di caffè e che non ha più la maggioranza nel suo consiglio di amministrazione. Ora la Segafredo è governata dal fondo QuattroR, che possiede l’altra metà delle azioni, e che in modo inusuale e anche irriverente ha comunicato di non voler investire così tanti quattrini della Virtus come, invece, aveva fatto la precedente gestione. Ci hanno pensato le istituzioni a risollevare parzialmente il morale dell’imprenditore trevigiano con il sindaco Matteo Lepore e con il governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini che hanno espresso la loro vicinanza al club riconoscendo alla V nera lo status di eccellenza nello sport sia metropolitano che regionale. Certo è che l’annuncio di non proseguire con la sponsorizzazione non ha dato particolari vantaggi alle diverse partite che la società bianconera sta disputando. C’è quella con l’Eurolega, dove i bolognesi sono a caccia di una wild card che consenta loro di affrontare la massima competizione continentale e c’è quella più prettamente sportiva con la formazione allenata da Luca Banchi che è impegnata nei playoff per lo scudetto. Anche le aziende del territorio che compongono la Fondazione Virtus, l’ente privato che detiene meno dell’1% delle quote del club, non hanno accolto di buon grado il fatto che si sia reso pubblica la volontà di rinnovare da parte di Segafredo. Tra questi imprenditori c’è anche chi si è detto pronto ad aiutare ulteriormente il club qualora ce ne fosse la necessità.
La Virtus anche in questa vicenda si è dimostrata un gruppo unito e compatto non facendo mancare il sostegno al suo presidente Zanetti il quale, spicciolo più spicciolo meno, ha investito nella V nera circa 70 milioni di euro per portarla dalla serie A2 all’Eurolega.
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