Virtus Il festival delle triple premia il Pana
I bianconeri provano a resistere fino all’81-75, poi i greci spinti da Nunn chiudono i conti e si confermano i campioni da battere
Panathinaikos Atene 111Virtus Bologna 90
PANATHINAIKOS ATENE: Kalaitzakis, Brown 12, Sloukas 5, Osman 11, Papapetrou 5, Grant 6, Nunn 27, Gabriel 2, Antetokounmpo ne, Hernangomez 16, Mitoglou, Yurtseven 27. All. Ataman.
SEGAFREDO BOLOGNA: Cordinier 11, Belinelli 8, Pajola 8, Cyburn 25, Visconti ne, Hackett, Grazulis 12, Morgan 4, Polonara 3, Diouf 15, Akele 2, Tucker 2. All. Ivanovic.
Arbitri: Peruga, Jovcic, Udyanskyy.
Note: parziali 30-23; 54-42; 79-66. Tiri da due: Atene 23/31; Virtus Bologna 19/34. Tiri da tre: 19/32; 13/27. Tiri liberi: 8/12; 13/16. Rimbalzi: 30; 19.
ATENE (Grecia)Come nella gara di andata alla Virtus non basta un monumentale Will Clyburn per avere la meglio su un avversario che, non a caso, detiene il titolo di campione di Eurolega. All’assenza di Toko Shengelia si aggiunge quella di Ante Zizic, fermato da una contusione al gomito sinistro e in questo contesto gli altri lunghi sono chiamati a fare gli straordinari.
C’è chi risponde presente, ed è il caso di Momo Diuof che al di là di qualche errore di inesperienza gioca una partita molto solida, c’è chi continua a dare segnali contrastanti come Andrejs Grazulis e chi come Nikola Akele si fa trovare pronto dimostrando di meritare più spazio rispetto a quello che ha avuto fino a qui.
Il problema è tutto nel reparto degli esterni, perché il tiro da tre punti resta il tallone d’Achille di questa squadra, nel primo quarto la precisione è chirurgica e poi neppure troppo lentamente cala con il Pana che prende il largo. Bisogna anche dire che se il metro arbitrale consente ai greci di mettere le mani addosso ai bolognesi ha ragione il capitano Marco Belinelli ad arrabbiarsi, anche se la mossa accende ulteriormente il pubblico di casa.
Il primo tempo si chiude con gli ellenici sul +12 (54-12) poi al 23’ il tabellone indica il punteggio di 67-51. E’ l’epilogo anticipato di una gara che si preannunciava tutta il salita e che non ha regalato sorprese nonostante l’orgoglio bianconero abbia evitato una figura barbina alla Segafredo che tocca anche il -6 (81-75) prima di essere travolta dalle triple locali.
Domani si va a Reggio Emilia con la V nera che non avrà né il georgiano né il centro croato, in una partita dove la formazione allenata da Dusko Ivanovic avrà la possibilità di aggiustare la propria posizione nella griglia della final eight di Coppa Italia.
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