Virtus, il salto in alto di Morgan: "Bologna e l’Eurolega, che carica"

Il play statunitense si presenta: "A Londra non c’era questo calore". Il dg Ronci: "Matt sarà un crack"

di MASSIMO SELLERI
11 settembre 2024
Virtus, il salto in alto di Morgan: "Bologna e l’Eurolega, che carica"

Virtus, la presentazione di Matt Morgan: arriva dai London Lions (Schicchi)

"Credo che sarà un crack". Così il ceo della Virtus Luca Baraldi introduce il play statunitense Matt Morgan. E’ uno dei volti nuovi della Segafredo, ma si è già distinto nei primi test di questo precampionato. Da come si muove e da come parla si vede che è un ragazzo intelligente e come tutte le persone ‘sveglie’ non cade nella trappola della presunzione. Nelle sue prime dichiarazioni potrebbe ricordare che nella stagione scorsa è stato il migliore giocatore della prima fase dell’EuroCup o che in questi primi tre scrimmage svolti dalla V nera è sempre sempre l’elemento più brillante eppure, e la cosa non è così comune tra gli statunitensi, mantiene un profilo basso.

"Passare da un club di Eurocup all’Eurolega è un grande salto per me – spiega Morgan –, e se le cose stanno andando bene devo ringraziare i tifosi, i miei compagni e l’organizzazione che mi stanno facendo sentire a mio agio. E’ il mio primo anno in Eurolega, ci vorrà un po’ di tempo per adattarmi, ma ho tanti compagni esperti come Shengelia, Hackett, Pajola e Belinelli da cui ho tanto da imparare". Classe 1997, alto 188 centimetri, in queste prime uscite ha sia giocato come unico regista sia a fianco di Pajola che di Hackett. "L’intesa con loro è ottima. Sto imparando molto da loro, faccio loro un sacco di domande, e loro hanno la pazienza di rispondermi. Cerco di apprendere i movimenti della guardia guardando Belinelli ed Cordinier. Ho giocato contro Banchi quando ero a Le Mans e lui allenava Strasburgo: ha un sistema veramente efficace, molto creativo per gli esterni". Per un cestista che vuole migliorarsi cercando di ‘rubare’ il segreto del talento dei suoi compagni è naturale avere dei modelli. "Il mio idolo è Steph Curry perché è un giocatore incredibile decisamente e questo è uno dei due motivi per cui ho il numero 30. L’altro è che è la stessa maglia di Breanna Stewart, la campionessa della Wnba. In realtà, però, è mio padre è il mio vero modello. E’ la persona più importante della mia vita e il motivo per cui gioco a basket. Gli chiedo consigli ogni volta che ne ho bisogno".Arriva dai London Lions, una società tra le migliori in Gran Bretagna, anche se nel Regno Unito la pallacanestro non attira grandi interessi: "Londra è una città di calcio, noi abbiamo avuto buoni risultati e, quindi, molta attenzione. Nulla di paragonabile, però, all’aria che si respira qui a Bologna. Basta camminare in strada e tutti ti riconoscono e ti parlano. Ho sperimentato il calore dei tifosi già al primo allenamento a porte aperte e non vedo l’ora di giocare per loro". Durante la presentazione di Morgan che si è tenuta nella sede della StarEmilia PenskeCars di Casalecchio, Il direttore generale della Virtus Paolo Ronci ha spiegato perché Morgan: "Arriva dai London Lions, dopo aver disputato un’Eurocup di altissimo livello. Ha caratteristiche adatte per il gioco voluto dal nostro coach e si testerà a un livello superiore dopo aver fatto un’ottima Summer League. Fortunatamente ha firmato con noi la sera prima di segnare 36 punti in quella manifestazione".

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