Virtus, l’Europa è solo un’agonia. A Belgrado brilla la Stella Rossa
Basket Bologna anche a -38. Ivanovic: "Molto male e tanti problemi. In campionato voglio uno spirito diverso"

Toko Shengelia: il georgiano ancora una volta è stato l’ultimo ad arrendersi (Ciamillo)
STELLA ROSSA BELGRADO
88
VIRTUS BOLOGNA
52
STELLA ROSSA: Miller-McIntyre 11, Dobric 2, Kalinic 7, Brown III 6, Petrusev 16, Nedovic 7, Canaan 9, Davidovac 17, Dos Santos 7, Teodosic 3, Giedraitis 3, Lazic. All. Sfairopoulos.
SEGAFREDO BOLOGNA: Hackett 3, Cordinier 4, Clyburn 12, Shengelia 13, Zizic 1, Polonara 2, Pajola 3, Morgan 5, Akele 8, Holiday, Belinelli 1. All. Ivanovic.
Arbitri: Peruga, Shemmesh, Bissuel.
Note: parziali 28-11; 51-27; 69-37. Tiri da due: Stella Rossa 23/44; Virtus 18/33. Tiri da tre: 10/24; 2/22. Tiri liberi: 12/15; 10/16. Rimbalzi: 42; 30.
BELGRADO (Serbia)
E con questa sono 9 sconfitte di fila in Eurolega, cinque tra campionato ed Europa. Nel baseball ci sarebbe quella che viene chiamata manifesta. Se sia superiorità (della Stella Rossa) o inferiorità (della Virtus) decidete voi.
Non cambia la musica per una Virtus che, dopo aver rinunciato agli anelli deboli – o perdenti nel linguaggio di Ivanovic –, ovvero Grazulis e Tucker, non dà segni di reazione.
Non basta l’inferiorità ormai nota e palese nel tiro dalla lunga distanza. C’è anche una squadra che non arriva mai sui palloni vaganti. Che viene punita, forse oltre i propri demeriti, da ogni azione dubbia. Non è, crediamo, una questione di gambe. Quanto, piuttosto, di testa. La Virtus è in rottura prolungata, la fiducia ha preso ormai altre stade che, purtroppo per Ivanovic, non sfiorano mai né Bologna né tantomeno la Segafredo Arena.
A metà del secondo quarto, la partita à già chiusa perché in aggiunta al 45-17 (+28 per i serbi) ci sono i volti dei giocatori che arrivano anche sul -38, 86-48.
Tutto da buttare? Ragionando solo di pancia la risposta è sì. Non è che riflettendo si arrivi a un no, perché questa Virtus è davvero brutta. Ma qualcosina (proprio ina-ina) forse c’è. Akele che si batte, Clyburn che mette altra benzina nelle gambe in attesa di tempi migliori. E basta.
Non c’è tanto tempo per rifiatare perché domani serac’è l’Alba. Ulteriore bivio: o approfittare della posizione di Berlino (ultimo successo della Virtus proprio a Monaco di Baviera, il 17 gennaio) oppure cadere ancora. Ma dieci sconfitte di fila, anche se l’Eurolega non è più un obiettivo, sarebbero davvero un brutto fardello da portare poi, lunedì sera, alla Segafredo Arena. Quando il tifo organizzato, che già si è fatto sentire, potrebbe mettersi ulteriormente di traverso.
E Ivanovic? "La Stella Rossa può arrivare alla final four. Noi? Molto male e senza energia. Abbiamo tanti problemi, adesso dobbiamo solo lottare per il campionato Italiano, ma dobbiamo farlo in uno completamente diverso. Dobbiamo giocare con serietà".
Chiusura con Maurizio Gherardini, oggi a Istanbul, ma spesso accostato alla Virtus che verrà. Nel corso di un’intervista recente, il dirigente ha ribadito come "L’Italia dovrebbe avere due squadre in Eurolega". E che alla Virtus, probabilmente, questo anche l’auspicio, potrebbe essere offerta una licenza breve.
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