Virtus, Shengelia frena e non prolunga. Il club vira su Clyburn ed Edwards

Frenata Shengelia. O meglio: Toko per il momento non ha esteso l’accordo in essere con la Virtus fino al 30 giugno 2026 e, stando così le cose, potrebbe liberarsi tra un annetto.

Riassunto delle puntate precedenti: il georgiano è titolare di un contratto in scadenza il 30 giugno 2025, del valore di due milioni di euro. Il club gli aveva chiesto di spalmare l’accordo, con un ponte sul futuro. Lunedì, al momento della presentazione della campagna abbonamenti, il ceo bianconero Luca Baraldi, pur senza dare certezze sulla firma, aveva manifestato fiducia e ottimismo. La firma per ora non è arrivata. E il club, pagando un buyout di 200mila euro, potrebbe uscire dall’intesa risparmiando una cifra, tra ingaggio e tasse, vicina ai 3 milioni.

Oggi la Virtus deciderà su Bryant Dunston. L’esperto lungo è stato fondamentale nei primi mesi, poi, ha pagato dazio. La scelta è legata al recupero di Devontae Cacok. L’impressione è che l’avventura bianconera di Dunston sia ai titoli di coda.

Per quello che riguarda il reparto italiani, dopo Nicola Akele, sono cinque i giocatori per il campionato italiano. Con l’ex Brescia troviamo Hackett, Belinelli, Pajola e Polonara. Ecco perché non tramonta l’ipotesi che porta a Davide Alviti, pallino del dg Paolo Ronci.

Ancora più intriganti le indiscrezioni che filtrano per il gruppo degli stranieri. Spicca il nome di Will Clyburn, 34 anni, 201 centimetri, nell’ultima stagione a Istanbul con la maglia del Fenerbahce. Uno che conosce l’Eurolega, ha talento e fa la differenza. Non solo esperienza, però, perché la Virtus ha messo gli occhi, per il reparto esterni, sul play Carsen Edwards, 183 centimetri di esplosività. Nell’ultima stagione il ventiseienne ha militato nel Bayern Monaco (9,7 punti di media).

L’ultimo profilo seguito con interesse porta ancora in Germania: si tratta di Trevion Williams, 23 anni, 206 centimetri per 120 chili, protagonista con la maglia di Ulm.

Chiusura con un Playground. Nei giorni scorsi, l’amministrazione, aveva dedicato il Playground del Velodromo a Gigi Serafini, il capitano della Virtus che vinse lo scudetto nel 1976. Oggi, alle 18, il sindaco Matteo Lepore e l’assessora Roberta Li Calzi intitoleranno la struttura della Lunetta Gamberini, in via degli Orti, a John Fultz. Se Gigione Serafini era il capitano dello scudetto del 1976, Kociss – per la fascetta che teneva sui lunghi capelli corvini – era stato il protagonista assoluto della Coppa Italia del 1974. Il primo trofeo bianconero dell’era moderna.