Virtus, ultimi tasselli. La scelta di Shengelia complica il futuro

Serie A La decisione di Toko limita le manovre del dg Ronci. Ma il club vuole stringere per un play, un’ala piccola e un pivot. .

di MASSIMO SELLERI -
8 luglio 2024
La scelta di Shengelia complica il futuro

La scelta di Shengelia complica il futuro

Tre stranieri per completare la squadra che dovrà districarsi tra gli impegni di campionato e quelli di Eurolega. Queste sono le tessere che mancano per completare il mosaico della Virtus e volendo entrare nel dettaglio dei ruoli si cerca un play, un’ala piccola e un centro.

La decisione di Toko Shengelia di non spalmare su due anni l’ingaggio ha ridotto la cifra disponibile per concludere queste ultime operazioni di mercato, ma c’è un secondo aspetto che rallenta qualsiasi tipo di decisione.

Alla V nera non piacciono gli esperimenti e anche nella prossima stagione si vorrebbe consolidare la tendenza di cementare l’ossatura del roster per poi pensare a degli innesti solo nel malaugurato caso in cui si verifichino degli infortuni che provochhino lunghi stop.

Una filosofia che in passato ha dato i suoi frutti, anche se questo comporta dei criteri abbastanza rigidi di selezione. Dovremmo essere arrivati alla stretta fila con la dirigenza che nella settimana che si apre oggi vorrebbe definire almeno due dei tre tasselli mancanti.

La nazionale italiana sabato è stata sconfitta dalla Lituania, e questo stop ha spento tutte le speranze azzurre di poter partecipare ai giochi olimpici di Parigi. Molti considerano questo traguardo non raggiunto come un fallimento, nonostante il ct Gianmarco Pozzecco abbia dovuto fare i conti con le assenze di Simone Fontecchio, Gabriele Procida e Matteo Spagnolo, ma in questo momento di riflessione non si può di certo dire che il club bianconero non abbia fatto la sua parte anche per la causa azzurra avendo rimesso in pista Abi Abass e avendo dato una dimensione europea ad Alessandro Pajola.

Pajola è stato accompagnato dalla Virtus in tutto il percorso dalle giovanili fino a oggi trovando sempre i giusti spazi e i giusti tempi per rispettare la sua crescita. Come tante volte sostenuto dal coach della Segafredo Luca Banchi, il problema non è che questi ragazzi giocano poco, ma che giocano troppo in un sistema che non vuole armonizzarsi e che non è molto rispettoso di quelle che sono le fisiologiche esigenze di chi arriva a disputare 100 partite in un anno.

Non si può continuare a vivere l’attuale paradosso con il meritato riposo che arriva da una sconfitta e non da un successo.

Fuori dai Giochi anche Luca Banchi: la Lettonia è stata battuta dal Brasile.

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