Virtus-Shengelia, nuove prove di dialogo. E per il futuro si pensa a Jones e Diouf

Basket serie A L’assemblea dei soci ha confermato la leadership di Zanetti. E Gherardi sale al 45 per cento del pacchetto azionario

di MASSIMO SELLERI
29 giugno 2024

Virtus-Shengelia, nuove prove di dialogo. E per il futuro si pensa a Jones e Diouf

La Virtus sta dialogando con Toko Shengelia. Già sottoscritta la cifra da versare per perfezionare l’aumento di capitale, ieri l’assemblea della società bianconera si è conclusa senza particolari sorprese.

In virtù del milione e 200mila euro corrisposto dalla Cribis, Carlo Gherardi passa dal 40 al 45 per cento delle quote societarie mentre il presidente Massimo Zanetti scende al 55. Questa operazione consente al ceo Luca Baraldi di avere un budget di circa 16 milioni per allestire la prima squadra, una cifra che sarebbe fortemente impegnata dall’ingaggio del lungo georgiano che complessivamente costa 3 milioni, tra stipendio da corrispondere al giocatore e le relative tasse.

La V nera ha proposto al giocatore di allungare di almeno un anno il contratto, in modo tale da diluire questo impegno economico e ora attende una risposta.

Come è noto il giocatore ha tempo fino a lunedì per uscire dal contratto versando il relativo buyout, ma al momento questa intenzione non è stata manifestata alla Virtus, tenendo presente che non c’è l’intenzione di concedere una deroga. Risolto anche questo nodo si può operare sul mercato sapendo esattamente quanto si può spendere. Condivisa con il direttore generale Paolo Ronci, che sarà rinnovato, l’idea del coach Luca Banchi è quella di cercare subito due esterni stranieri.

La prima scelta del coach grossetano sarebbe quella di portare sotto le Due Torri Chris Jones, play-guardia statunitense naturalizzato armeno proveniente da Valencia, ma non avendo ancora margine di manovra la trattativa non può essere avviata. Si confida sul fatto che il giocatore voglia rimanere in Eurolega, cosa che si potrebbe verificare se avesse la pazienza di aspettare. L’altro tassello che il club vorrebbe risolvere con una certa rapidità riguarda i sei italiani da mandare a referto.

Attualmente la V nera ne ha sotto contratto quattro, Belinelli, Hackett, Pajola e Polonara, e spera che facendo un passo in avanti verso Awudu Abass alla fine l’ala di origini ghanesi si convinca a rimanere a Bologna e a rovescio anche il giocatore deve fare un passo verso la società abbassando la sua richiesta.

Sul piatto ci sono altre ipotesi: quella di Milano, quella del Besiktas e quella sbandierata dal presidente di Trapani Valerio Antonini. La decisione definitiva dovrebbe essere presa dopo il torneo preolimpico che l’Italia da martedì disputerà a Portorico, dove l’azzurro potrebbe mettersi ulteriormente in mostra e sfruttare anche questa vetrina per ampliare il parco di chi è interessato a ingaggiarlo.

L’ultima casella da riempire dovrebbe essere occupata da un lungo e in questo caso è stata valutata la posizione di Momo Diouf, centro senegalese cresciuto nelle fila della pallacanestro Reggiana e che nella passata stagione ha giocato a Breogan, squadra spagnola della Galizia. Anche qui ci si è fermati alle semplici informazioni, tenendo presente che questo non è l’unico nome che potrebbe interessare a Banchi.

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