Vuelle a testa alta. Grinta e gioco, con Scafati un ko che non fa male

Torneo di San Sepolcro, i ragazzi di Sacripanti sfiorano il successo con una squadra di serie A.

di ELISABETTA FERRI -
16 settembre 2024
Grinta e gioco, con Scafati un ko che non fa male

La vittoria contro Scafati è sfuggita soltanto nel finale: la Vuelle aveva di fronte un’avversaria di categoria superiore, ma è stata a lungo in vantaggio

Carpegna Prosciutto

85

Givova Scafati

87

CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO: Petrovic 9, Maretto 5, Parrillo, Imbrò 9, De Laurentiis 3, King 17, Bucarelli 5, Lombardi 2, Zanotti 13, Ahmad 22. All. Sacripanti.

GIVOVA SCAFATI: Mason 20, Tolbert 1, Gray 21, Timberi ne, Zanelli 12, Babilozde ne, Miaschi, Pinkins 12, Stamov ne, Stewart 15, Akin 6. All. Nicola.

Arbitri: Masi, Miniati, Luchi.

Note – Parziali: 25-20, 49-40, 69-60. Antisportivo a Mason. Falli tecnici a Gray, Sacripanti e Nicola.

Gli occhi della tigre. Così la Vuelle ha guardato Scafati ieri sera, come gli altri guardano Pesaro quando se la trovano di fronte. La ferocia in una competizione fa tutta la differenza del mondo ed è con questa faccia che Ahmad e compagni sono scesi in campo nella finale del torneo di San Sepolcro, consapevoli di avere di fronte una formazione di serie A, coi suoi problemi da risolvere ma anche con cinque americani da schierare. La vittoria sfugge nel finale, per sfortuna e per stanchezza: dopo aver rincorso la Vuelle la superiorità avversaria torna a galla e Scafati risale dal -14 che a 8’ dalla fine poteva sembrare una sentenza. L’importante però è la qualità del gioco mostrato "mai così alta da quando è iniziata la pre-season", riconosce coach Sacripanti. Il coach parte dando fiducia ad Imbrò, ancora in cerca della condizione migliore; a rompere il ghiaccio ci pensa Ahmad dall’arco, poi arriva l’antisportivo di Mason ben sfruttato da Zanotti (2/2 ai liberi) e dall’entrata di Imbrò. Pesaro parte forte (12-8 al 5’) e tiene il pallino del gioco con ben altra determinazione a rimbalzo rispetto a quanto mostrato la sera prima, con Zanotti e Lombardi che tengono testa ai neri della Givova. Il rimbalzo offensivo di Lombardi, convertito in assist per il rimorchio di Zanotti che schiaccia, fa saltare per aria la panchina. Nel 2° quarto Pino riparte coi due Usa in panca: Maretto e Petrovic confezionano un bel contropiede, De Laurentiis liberato sotto appoggia il +10 (36-26), il gioco è fluido e il rientro di Ahamd fa volare i compagni sino al +15 (43-28 al 17’). Scafati reagisce e piazza un break di 7-0 limitando i danni prima dell’intervallo.

Dagli spogliatoi rientra una Givova decisa a riscattarsi: Scafati ricuce sino al -4 prima che Zanotti respinga l’assalto con una tripla (55-48 al 24’) e spinga di nuovo i suoi verso il vantaggio ijn doppia cifra. All’inizio dell’ultimo periodo la bomba di Bucarelli e la zingarata di Ahmad siglano un esaltante 74-60. Ma la benzina nel serbatoio ormai segna rosso e Scafati, affidandosi al talento individuale dei suoi Usa, ribalta la contesa. Mason con due triple riacciuffa la targa di Pesaro (77-76) Ahmad risponde con una clamorosa schiacciata nel traffico. Poi Stewart con due triple consecutive impatta (79-79) e sorpassa a 2’ dal gong. La Vuelle non s’arrende, risale con Imbrò, che poi esagera con le triple ignoranti. Comincia la sarabanda dei liberi: sul -3 Ahmad mette il primo e tira il secondo sul primo ferro riuscendo a recuperare il rimbalzo ma la fortuna non lo aiuta. Finisce così, ma non conta il risultato, conta la ‘cazzimma’.

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