Vuelle Il nodo Petrovic cruciale per il futuro
Biancorossi in attesa di ritrovare quello che era descritto come il 4 più completo, capace di dare una dimensione diversa alla squadra
Domenica prossima il girone di ritorno parte mettendo di fronte le due nobili decadute dalla serie A, ognuna con i suoi problemi da gestire. Pesaro è da tre settimane senza Parrillo, non è riuscita a chiudere con Filoni (era lui il giocatore che piaceva, ma Piacenza non l’ha mollato) ed ha Petrovic ancora lontano dalla forma brillante che aveva acquisito in pre-campionato, dove nei tornei amichevoli aveva colpito per la sua duttilità.
Le triple coi piedi per terra gli entrano lo stesso anche se gli appoggi non sono ancora quelli che vorrebbe il giocatore, manca però il resto del repertorio su cui contava lo staff quando lo descriveva come l’unico dei 4 in dotazione nel roster capace di giocare anche in post basso e dare quindi una dimensione diversa a questa Vuelle, purtroppo così dipendente dal tiro da fuori. Sembra che questo sia comunque un problema comune, ormai il tiro da tre e la facilità di segnare dai 6,75 ha snaturato completamente le partite perché la maggior parte dei lunghi sotto non ci va più a giocare, magari per disabitudine, altri perché mancano dei movimenti che una volta erano pane per i loro denti, poi magari infilano anche loro la tripla ma non incidono veramente dove fa male. Dove un Ferrari, coi suoi 19 anni, ha fatto vedere perché è già capace di tenere il campo, la tecnica può ancora dire la sua in questo campionato dove l’atletismo non è esasperato come al piano di sopra. Anche Brindisi accusa i medesimi problemi, almeno a leggere le cronache che arrivano dalla Puglia, forse qualcosa potrà cambiare se Giovanni Vildera ritroverà se stesso. Il pivot veneto, grande protagonista nella promozione di Trieste, che quest’estate Pesaro aveva conteso fino all’ultimo alla Valtur, ha perso all’inizio della settimana il suo papà dopo una malattia: una situazione dolorosa che sicuramente lo ha condizionato in quest’ultimo periodo. In più il ritorno di Ogden dall’infortunio ha costretto al taglio di Almeida, che lo aveva sostituito a gettone con buoni risultati, per cui al momento i tifosi brindisini sono pieni di rimpianti per quest’addio. Dai box è rientrato anche De Vico e si può ben dire che Piero Bucchi sia ancora alle prese con un cantiere dove rimettere le cose a posto.
La Vuelle, dove invece ora la situazione tecnica appare più definita, dovrebbe provare ad approfittarne, nonostante le rotazioni siano oggi più corte: Maretto, che ha visto aumentare il suo minutaggio, sta rispondendo bene in attacco ma non ha ancora l’applicazione e l’astuzia di Parrillo in fase difensiva, d’altronde ha 12 in meno e l’esperienza a questo livello non si acquisisce in un giorno. Dopo lo stop di Cividale, Imbrò e compagni hanno assoluto bisogno di riprendere la marcia e difendere la propria ‘casa’ come hanno fatto splendidamente nel mese di dicembre in cui sono arrivate solo vittorie. Anche perché mercoledì si rigioca a Vigevano e in trasferta fare la voce grossa non è facile da nessuna parte.
Elisabetta Ferri
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