Vuelle, Leka: "A Rimini con anima e corpo"

Il coach: "La fisicità vista in campo con Forlì mi fa ben sperare". Ma l’avversario Dell’Agnello avverte: "Non siamo quelli visti alle Final four"

di ELISABETTA FERRI
19 marzo 2025
Leka: «Contro l’Unieuro ho visto una squadra fisica, quello che ci vuole»

Leka: «Contro l’Unieuro ho visto una squadra fisica, quello che ci vuole»

All’andata fu un po’ una specie di Ahmad contro tutti: ma nonostante i 38 punti realizzati dall’americano della Carpegna Prosciutto, che segnò da tutte le posizioni con alcuni canestri davvero incredibili, vinse Rimini. Che allora era sicuramente più squadra di Pesaro e soprattutto nettamente più in forma. Oggi non è che le parti si siano del tutto invertite, ma anche la Rbr accusa parecchi problemi fisici che hanno minato il suo cammino lungo questa infinita regular-season.

Tre dei grandi protagonisti di questa stagione (Robinson, Marini e Tomassini) sono acciaccati. E se si considera quanto il play-guardia pesarese fece male alla sua ex società in quel duello giocato alla Vitrifrigo Arena a novembre, è facile comprendere quanto pesino questi problemi sul team di Sandro Dell’Agnello che al termine della semifinale di Coppa Italia persa in malo modo contro Cividale si è sbilanciato e ha garantito che la sua truppa uscirà dal tunnel. "Nel mio anno e mezzo a Rimini non siamo mai stati quelli delle ultime tre settimane – ha dichiarato il coach – e ovviamente ci dev’essere stata una causa e un effetto, non è che ci si rimbambisce tutto d’un tratto, io penso di aver individuato il problema e sono convinto che riusciremo a risolverlo con l’aiuto del mio staff. E’ una promessa che devo a me stesso, alla nostra società e ai nostri tifosi: non siamo quelli visti alle Final Four contro Cividale, che ci ha surclassato". Dall’altra parte della barricata, il sereno riportato dalla larga vittoria su Forlì ha spazzato via un po’ di nuvole dall’orizzonte biancorosso: "Abbiamo conquistato due punti in più nella jungla – sorride Spiro Leka – ora andiamo a combattere per provare a prenderne altri. Sono contento di un fattore in questa partita con la Unieuro, che ci abbiamo messo il fisico. Se non metti il corpo contro l’avversario non puoi essere aggressivo, invece se lo sei, tutto ti viene meglio, giochi più fluido, sei più in ritmo: ma non basta che lo fanno in due o tre dentro il campo, lo devono fare tutti e cinque insieme. Allora arrivi per primo sulla palla vagante, prendi il rimbalzo strano, rubi un pallone in difesa. Abbiamo prodotto intensità per 40 minuti, che è quello che ci era mancato nelle precedenti partite perse. Perché la difesa funzioni, ci siamo proposti di non subìre più di 15-16 punti a quarto".

Una sfida che metterà in campo due attacchi dalle grandi potenzialità, che viaggiano entrambi sopra gli 80 punti: Pesaro segna 81.8 punti di media mentre Rimini si attesta a 80.8. La differenza in questo match ad alta tensione emotiva potrebbe farla, perciò, ancora una volta la difesa, che vede i ragazzi di Dell’Agnello fare un po’ meglio, con 78.2 punti subìti di media contro i 79.6 della Vuelle. Anche il fattore campo potrebbe dire la sua, giocando Rimini all’interno di un impianto ‘vintage’ che ha una capienza di poco più di 3.000 posti, una sorta di vecchio hangar che resiste nel nuovo millennio e che ha conservato il suo fascino.

Elisabetta Ferri

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