A rischio l’iscrizione in serie C. Ascoli, 2 milioni entro fine maggio
Corsa contro il tempo per rispettare le scadenze con i pagamenti e partecipare al prossimo campionato .
Ascoli, è corsa contro il tempo per riuscire a rispettare le scadenze previste e provvedere alla regolare iscrizione al prossimo campionato di Lega Pro che, oggi, sarebbe addirittura ad alto rischio. Come già analizzato su queste righe, dopo la grande delusione maturata per la retrocessione ora l’attuale proprietà capitanata dal patron Massimo Pulcinelli sarà inevitabilmente chiamata a fronteggiare la classica serie di impegni economici di fine stagione. Molti dei quali saranno necessari ed imprescindibili per avere dalla Covisoc il via libera all’iscrizione del prossimo campionato. Sempre nell’attesa di capire quale sarà la mossa assestata dalla Metalcoat – il gruppo bergamasco sta cercando di rilevare le azioni detenute in possesso di Ferinvest Srl (39%) della famiglia Pulcinelli e Cedibi Srl (32%) di Giuseppe Mancuso ma sempre riconducibile al sistema di società del pianeta Bricofer –, di fatto sono circa 2 milioni di euro quelli che dovranno essere sborsati entro la fine di maggio per provvedere a tutti gli obblighi imposti. Il meccanismo di controllo della Covisoc sulla situazione economica dei club nel percorso di avvicinamento alla stagione 2024-25 è già cominciato.
Entro il 31 maggio l’Ascoli dovrà depositare la situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo. E nel caso di mancato adempimento al Picchio verrebbe inflitto 1 punto in penalizzazione nella classifica del prossimo campionato. La partita più delicata invece sarà quella che si giocherà entro il 4 giugno quando il club di corso Vittorio dovrà ottemperare alle seguenti richieste: dimostrare di aver effettuato il pagamento dei debiti verso Figc, Leghe e società per il mercato al 30 aprile 2024; dimostrare di aver effettuato il pagamento dei compensi fino ad aprile 2024 per tesserati, dipendenti, dirigenza sportiva e collaboratori settore sportivo; dimostrare di aver effettuato il pagamento dei Irpef fino a marzo 2024 e Inps fino aprile 2024; dimostrare di aver effettuato il pagamento dei Ires, Irpa e Iva per anni 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022; dimostrare di aver effettuato il pagamento dei Iva primi tre trimestri 2023; depositare il bilancio al 30 giugno o al 31 dicembre 2023 o semestrale al 31 dicembre 2023; dimostrare il superamento della situazione patrimoniale (artt. 2.447 c.c. e 2.482 c.c.) eventualmente risultante dalla situazione intermedia al 31 marzo 2024; depositare la relazione della società revisione e in caso di giudizio negativo una nuova relazione senza richiami dopo essere intervenuti. Nel caso di inosservanza del termine del 4 giugno per uno solo degli obblighi previsti l’Ascoli si vedrebbe escluso anche dalla Lega Pro e probabilmente costretto a ripartire dalla D. Una situazione ulteriormente aggravata dai 12-13 milioni di debiti. Il futuro bianconero resta in bilico.
Massimiliano Mariotti
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