Ascoli, cessione complicata. La trattativa resta in salita

C’è ancora una netta distanza tra la proposta della Metalcoat e Pulcinelli

26 luglio 2024
Ascoli, cessione complicata. La trattativa resta in salita

C’è ancora una netta distanza tra la proposta della Metalcoat e Pulcinelli

La trattativa per la cessione dell’Ascoli dal patron Massimo Pulcinelli alla Metalcoat va verso la possibile fumata nera. Nelle prossime ore il gruppo bergamasco, salvo colpi di scena, potrebbe annunciare l’uscita spiegando poi i motivi attraverso una nota ufficiale. La distanza tra le parti di fatto risulta ancora incolmabile dopo la proposta avanzata e le successive interlocuzioni. Lo scoglio apparentemente insuperabile resta la massa debitoria dello storico club di corso Vittorio. Una situazione economica che, nonostante le plusvalenze fatte registrare dalle recenti cessioni (2,1 da Mendes; 400mila di Caligara ma da dividere col Cagliari; 100mila dal baby Amadio), continua a restare drammatica. Alla vigilia del nuovo campionato c’è sempre la necessità di allestire una rosa di giocatori adeguata per la categoria e all’altezza del blasone rappresentato dall’Ascoli Calcio. La rottura con la piazza si conferma insanabile e questo produrrà possibili risvolti negativi sia per quanto riguarda l’ipotetica campagna abbonamenti che nella ricerca di partner. Il primo agosto la società dovrà versare 780mila euro per gli stipendi di tesserati e dipendenti nonché gli emolumenti Inps e Irpef del mese di giugno. A ciò si aggiungeranno i debiti di circa 3,2 milioni dovuti nei confronti dei fornitori. Una somma decisamente importante anche da versare al Fisco: 4,6 milioni. La stessa questione dei lavori effettuati nella scorsa stagione allo stadio Del Duca per il rifacimento del nuovo impianto di illuminazione costringe il Picchio a dover ancora affrontare nei confronti di Enel Sole Srl una decina di rate mensili da 75mila euro. Un altro milione è quanto bisognerebbe erogare alla Lega per regolarizzare la propria posizione. Il Benevento invece attende la riscossione di 600mila dalla cessione di Forte. Nel frattempo la Guardia di Finanza sta proseguendo nella sua inchiesta sulla famosa permuta merce-pubblicità. Ed infine, l’ultimo problema emerso è il caso del difensore Bogdan che di certo dovrà essere risarcito per essere stato ingiustamente messo fuori rosa. Il collegio arbitrale di serie B nelle ultime ore ha respinto la richiesta della società di risolvere il contratto del croato per inabilità. Il giocatore ha commentato: "Finalmente la verità. Ero disponibile a giocare da marzo, alcune persone hanno provato a farmi del male". Infine il tribunale di Ancona ha rigettato il ricorso col quale Rabona aveva chiesto il commissariamento del cda. Il cielo sul futuro del Picchio resta ancora decisamente nero.

Massimiliano Mariotti

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