Ascoli, Metalcoat si ritira dalla trattativa. Fioravanti ai tifosi: "Ora una fondazione"

Giornata caotica per il futuro del Picchio che resta nelle mani di Pulcinelli. Trombetta Cappellani: "La nostra offerta bocciata"

27 luglio 2024
Ascoli, Metalcoat si ritira dalla trattativa. Fioravanti ai tifosi: "Ora una fondazione"

Giornata caotica per il futuro del Picchio che resta nelle mani di Pulcinelli. Trombetta Cappellani: "La nostra offerta bocciata"

La Metalcoat si tira fuori e il sindaco lancia l’idea di una fondazione di partecipazione composta da ex presidenti ed intitolata a Costantino Rozzi. Lo scopo è quello di garantire dall’esterno supporto e stabilità, ma a patto di rispettare i principi e i sani valori legati alla storia dell’Ascoli Calcio. A prescindere da chi sarà il proprietario del club bianconero. La giornata di ieri si è rivelata decisamente intensa per gli amanti dei colori bianconeri. Prima è giunto l’annuncio dell’azienda bergamasca che ha confermato il ritiro dalla trattativa per l’acquisizione portata avanti fino a questo momento. "La Metalcoat comunica la propria decisione di interrompere la trattativa in essere per l’acquisizione della società Ascoli Calcio 1898 Fc – si legge nella nota diramata –. L’offerta avanzata lo scorso 16 luglio purtroppo è stata ritenuta non accettabile da parte dell’attuale proprietà e conseguentemente la trattativa si conclude senza che sia stato possibile trovare un accordo".

A commentare la scelta è stato lo stesso amminitratore delegato Matteo Trombetta Cappellani: "Ringraziamo la società e Massimo Pulcinelli per la collaborazione mostrata in questi mesi, il sindaco Marco Fioravanti e tutti i sostenitori del progetto. Auguriamo alla squadra i migliori successi sportivi. La nostra azienda è e rimarrà sempre vicina alla città di Ascoli Piceno". Nell’assemblea pubblica convocata nel tardo pomeriggio ai giardini comunali di corso Vittorio Emanuele così il sindaco ha introdotto una nuova proposta che non ha proprio raccolto la completa approvazione delle centinaia di tifosi presenti. "Viviamo il momento più complicato dell’Ascoli dopo la morte di Rozzi – le parole di Fioravanti –. Si è cercato di fare tutto il possibile, ma tra un mese inizierà il campionato e non possiamo continuare ad avere una città bloccata, ma reagire con un ambiente unito. Il ruolo che avrà la fondazione non sarà rilevare la società ma avere un ruolo di controllo che parte dalla creazione di un settore giovanile con radici ascolane. Così come per i giocatori che dovranno vivere in città. Abbiamo fatto il possibile, ma non possiamo abbandonare la nave. Il lavoro per arrivare ad una vendita comunque continuerà. La prima richiesta che questa fondazione farà all’attuale proprietà sarà che certi peronaggi non facciano più parte dell’Ascoli". La stagione del Picchio quindi inizierà in evidente sofferenza sotto la guida degli attuali vertici societari che, oltre ad allestire un organico adeguato, dovranno anche fronteggiare tanti scenari resi scomodi dall’imponente massa debitoria. Per cercare quindi di evitare il rischio di un eventuale fallimento, il secondo dopo quello del 2013, si proverà a soccorrere l’Ascoli con un sostegno esterno che sarà prò assoggettato al rispetto di determinate condizioni che il patron Pulcinelli dovrà accettare. I possibili nomi di ex presidenti e non che farebbero parte della fondazione: Nazzareno Cappelli, Roberto Benigni, Francesco Bellini, Giuliano Tosti e Battista Faraotti. Nell’idea ci sarebbe un rappresentante nel cda del Picchio, mentre le somme raccolte andrebbero in primis a favorire un sano sviluppo del vivaio.

Massimiliano Mariotti

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