Ascoli-Modena, parla il doppio ex Pietro Zaini: "In campo senza paura di giocare a viso aperto"
La gloria bianconera ha militato anche tra i gialloblu: "Siamo di fronte al fatidico bivio, quando se non vinci si complica tutto"
Un doppio ex ‘nostrano’ per Ascoli-Modena. La gloria bianconera Pietro Zaini nel corso della sua carriera ha avuto modo di indossare anche la casacca gialloblù, nella stagione 1993-94, per poi rientrare alla base e difendere il buon nome del Picchio. Oggi parla della finale salvezza di sabato.
Al Del Duca quale genere di gara andrà in scena?
"Siamo arrivati a quel fatidico bivio di fronte al quale se non fai risultato diventa tutto complicato. I giocatori questo lo sanno e in caso di vittoria si potrebbe tornare in corsa anche per la salvezza diretta. In questo momento forse per la squadra sarebbe stato importante avere il patron Pulcinelli più presente. Per i giocatori questo è un aspetto rilevante".
Che Modena si aspetta dopo l’arrivo di Bisoli?
"Arriverà un Modena in crisi che, al di là delle difficoltà, resta comunque una buona squadra. Verranno ad Ascoli consapevoli di avere le capacità per vincere. Ora hanno operato un avvicendamento in panchina e si affideranno a Bisoli che è un tecnico energico e molto determinato. Lui è un grande esperto di salvezze, ma anche in precedenza non hanno mai demeritato, seppure perdendo qualche volta di misura".
Come andarono le cose in quell’annata gialloblù?
"Il Modena certamente in questa partita per me non esisterà. Ci sarà solo l’Ascoli. Dell’esperienza in gialloblù ricordo i momenti più belli. Mi accolsero subito come un figlio. Rivolgo un saluto ai titolari del ristorante Morane. Andavamo sempre a mangiare lì e sono poi rimaste delle belle amicizie. In rosa c’era Beppe Baresi ed Enrico Chiesa".
Cosa servirà al Picchio per ottenere i tre punti?
"L’Ascoli per cercare di fare sua la vittoria dovrà tirare fuori una prestazione più energica rispetto a quanto visto nelle ultime settimane. Il problema credo che sia di natura mentale. I giocatori dovranno scendere in campo senza avere la paura di giocarsela a viso aperto. Anche portarla a casa per 1-0 sarà fondamentale".
Che idea si è fatto di tutti questi cambi in panchina?
"Sinceramente non comprendo i numerosi esoneri. Il terzo cambio potrebbe aver mandato in confusione i giocatori. La società nei momenti di difficoltà doveva stringersi e avere un certo feeling col tecnico. Da fuori chiaramene le percezioni sono diverse, ma credo che il presidente debba comportarsi come un buon padre di famiglia. Non fa piacere prendere i fischi però mostrarsi vicino ai ragazzi è prezioso per il gruppo, soprattutto nei giorni precedenti alla gara. Questo può dare più stimoli soprattutto a chi forse ne ha meno. È facile per noi parlare di Rozzi, ma la sua presenza ci dava davvero una carica in più".
I prossimi tre scontri segneranno il futuro dell’Ascoli?
"Modena, Ternana, Cosenza saranno tre partite che decideranno i giochi. Oggi, nonostante i risultati deludenti, siamo comunque a tre punti dalla salvezza diretta. Adesso però i ragazzi dovranno dare l’anima. Credo che a livello tecnico l’Ascoli non sia inferiore a molte squadre. Forse è stato sbagliato l’aspetto mentale delle ultime gare. Arrivati a questo punto però bisogna buttare la palla dentro. Ci sono giocatori validi, ma è necessario metterli bene in mezzo al campo. Chiaramente servirà anche altro".
Un pronostico?
"Abbiamo bisogno di ritrovare tranquillità e questa la può dare soltanto la vittoria. In passato ho segnato al Modena nel match vinto 3-0 in casa e mi è capitato di andare in gol anche contro la Ternana. Spero che da queste due partite escano 4 punti".
Massimiliano Mariotti
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