Ascoli, parla l’ex Pietro Zaini "Feralpisalò? Bene, ora avanti così"

Fu una delle bandiere del Picchio: "Per un bilancio realistico bisogna aspettare almeno 6 partite"

9 settembre 2023
Ascoli, parla l’ex Pietro Zaini  "Feralpisalò? Bene, ora avanti così"

Ascoli, parla l’ex Pietro Zaini "Feralpisalò? Bene, ora avanti così"

Suo l’ultimo gol in A dell’era Rozzi. E che gol tra l’altro. Nonostante l’amaro 5-2 incassato contro in casa del Torino, Pietro Zaini lasciò la firma con un guizzo in area e il secco mancino sotto le gambe di un giovane Luca Marchegiani. Ci sarà anche lui nella gran festa di domani per i 125 anni dell’Ascoli Calcio. Il grande ex ha voluto commentare l’avvio del Picchio e la sua nuova avventura da tecnico al Piazza Immacolata.

Zaini, che idea si è fatto del nuovo organico bianconero? "È stato stravolto tanto, ma solo patron, direttore sportivo e mister hanno il polso della situazione. È ancora presto per fare un primo bilancio, bisogna attendere almeno altre 6 partite. La cosa più importante è sempre fare una rosa competitiva per la città e i tifosi. Mantenere la categoria per Ascoli è fondamentale".

Come giudica l’avvio della squadra?

"Era importante innanzitutto battere la Feralpisalò per non entrare subito in una crisi di risultati. Il successo però non deve illudere, si può e si deve fare ancora di più perché il campionato è difficile. L’ideale sarebbe non soffrire più tanto per centrare almeno una salvezza tranquilla. Sarò presente contro il Palermo".

Pensa che la rosa sia dotata del giusto mix per affrontare questa categoria?

"È andato via Dionisi che, insieme a Bellusci e Botteghin, costituiva un elemento importante per lo spogliatoio. Però è arrivato Viviano. Quest’ultimo penso che possa dare una bella mano in termini di esperienza e per aiutare i giovani a crescere. La presenza di giocatori così all’interno del gruppo è necessaria".

Domani si tornerà a ricordare la lunga e gloriosa storia del club...

"Onorare questi colori è importantissimo. Siamo nati e viviamo in questa città. Siamo stati tifosi, poi io ho avuto la fortuna di indossare questa maglia e adesso siamo tornati ad essere tifosi. Tornare in campo al Del Duca sarà bellissimo. In quegli anni abbiamo avuto un presidente come Rozzi che ha cambiato la storia del calcio italiano per la sua lungimiranza. Quando ci si ritrova con i compagni è sempre bello. C’è stima e amicizia, questo vuol dire che qualcosa di buono lo abbiamo lasciato".

Da qualche settimana è tornato ad allenare i più piccoli. Come è nata questa decisione? "Sono stato contattato dal Piazza Immacolata e ho deciso di rimettermi in gioco allenando i ragazzini classe 2011 e 2012. Cerchiamo di divertirci, ma di essere soprattutto una famiglia. In panchina mi aiuta Andrea. Essere lì è la cosa più bella, in fondo siamo da sempre uomini di campo".

Come sta procedendo il suo lavoro in campo?

"L’obiettivo è far crescere i più piccoli con qualche aiuto che riguarda il mondo calcistico e sociale. L’aggregazione è importante per tenerli lontano dalle strade. Ringrazio Giuseppe Fulvi, Ettore Fioravanti e il professor Serafino Giorgi per l’opportunità".

Massimiliano Mariotti

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