Cappelli-Pulcinelli, è polemica. Il notaio: "Via gratis? Ci sono debiti"
L’imprenditore ha attaccato l’ex presidente dell’Ascoli sui social. La replica: "Non capisco le sue accuse"

Il notaio Nazzareno Cappelli
Massimo Pulcinelli non ha gradito le dichiarazioni rilasciate l’altra sera a Vera Tv, dal Notaio Nazzareno Cappelli, già sindaco e Presidente dell’Ascoli dal 1995 al 1999, subentrato dopo la morte di Costantino Rozzi. Cappelli ha sottolineato come il nipote Leonardo per la prima volta domenica ha rinunciato ad andare allo stadio perché a suo dire, sicuramente sarebbe stata una brutta partita. Poi ha rimarcato che senza la penalizzazione in questo momento la Lucchese, che ha vinto entrambi gli scontri diretti con i bianconeri, sarebbe sopra l’Ascoli in classifica. Infine, si è soffermato sulle dichiarazioni di Pulcinelli che ha detto di essere disposto anche a regalare l’Ascoli Calcio: "Quando io sento dire la regalo – ha dichiarato il notaio Cappelli – mi viene da sorridere, perché la ritengo sicuramente una battuta. Voglio ricordare agli ascolani che Roberto Benigni ed io, comprammo l’Ascoli Calcio per mille lire, perché la famiglia Rozzi dopo la morte di Costantino e la parentesi del fratello Elio, non voleva più andare avanti. C’erano ancora le lire, e c’erano anche 14 miliardi di debiti che noi ci siamo accollati rilevando la società per mille lire. Poi il buon Leo Armillei andò a Milano e dalle cessioni di Bierhoff, D’Ainzara e Zanoncelli, ricavammo 4 miliardi e il debito, scese a 10 miliardi. In quell’anno siamo poi andati a fare la finale playoff di Serie C e abbiamo preso un altro miliardo e mezzo e piano piano la situazione debitoria è migliorata, senza rischiare la scomparsa della società bianconera. Perché sarebbe stata una tragedia. Oggi sento dire da Pulcinelli che regala l’Ascoli Calcio con una situazione debitoria che non conosco, ma che di certo interessa chiunque si siederà al tavolo della trattativa che dovrà poi accollarsi il monte debiti".
E qui si è scatenata la reazione social di Pulcinelli che ha subito scritto su Instagram assieme alla foto del Notaio Cappelli: "Un saluto a chi non ha mai pagato un biglietto in sette anni e oggi ci da lezioni di economia. Notaio tira fuori i soldi invece di parlare. I tuoi figli hanno visto finali di Coppa Italia offerte da me". Nazzareno Cappelli ci è rimasto male, anche perché gli screenshot con le dichiarazioni di Massimo Pulcinelli hanno poi fatto il giro del web. Ma con l’ironia che lo ha sempre contraddistinto, il notaio il giorno dopo, l’ha presa con il sorriso. "Sono da sempre un abbonato dell’Ascoli – ha sottolineato – e assieme a me, quest’anno, sono abbonati sia mio figlio Stefano che il mio nipotino Leonardo. Non capisco le accuse di Pulcinelli, ma ci sorrido su. Non sono stato abbonato solo quando sono stato sindaco di Ascoli, poi negli anni della presidenza e nel periodo del Covid. L’accusa, insomma, è infondata e sinceramente non la capisco. I biglietti delle finali di Coppa Italia per i miei figli sono veri, ma risalgono al periodo del Covid quando non si potevano acquistare e gentilmente Pulcinelli ce li fece avere. Per il resto ho davvero poco da aggiungere e le mie dichiarazioni in tv, credo siano state equilibrate e rispettose, ma non si può negare che chi acquisterà l’Ascoli anche pagando un solo euro, poi dovrà accollarsi i debiti. E questo da tifoso bianconero mi preoccupa parecchio".
Valerio Rosa
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