Colpo grosso Ascoli: un lago di felicità

Il Picchio passa a Como grazie a Mendes e all’autorete di Cassandro. Vittoria pesantissima in chiave salvezza per i bianconeri

28 gennaio 2024
Colpo grosso Ascoli: un lago di felicità

Colpo grosso Ascoli: un lago di felicità

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(4-2-3-1): Semper; Curto, Odenthal, Barba, Sala; Abilgaard, Bellemo (dal 22’ s.t. Chajia); Verdi (dal 14’ p.t. Blanco (dal 22’ s.t. Cassandro)), Cutrone (dall’8’ s.t. Nsame), Da Cunha; Gabrielloni (dal 22’ s.t. Baselli). Panchina: Bolchini, Vigorito, Solini, Iovine, Gioacchini, Ioannou. Allenatori: Roberts-Fabregas.

ASCOLI (3-5-2): Viviano; Bellusci, Botteghin, Vaisanen (dal 46’ s.t. Quaranta); Falzerano, Valzania (dal 41’ s.t. Gagliolo), Di Tacchio, Giovane (dal 21’ s.t. D’Uffizi), Celia (dal 41’ s.t. Maiga Silvestri); Mendes, Rodriguez (dal 21’ s.t. Streng). Panchina: Vasquez, Bolletta, Caligara, Adjapong, Milanese, Manzari, Nestorovski. Allenatore Castori.

Arbitro: Collu di Cagliari.

Marcatori: al 37’ s.t. Pedro Mendes, al 44’ s.t. aut. Cassandro.

Note – 5.127 spettatori (1.912 paganti, 3.215 abbonati), incasso non comunicato. Ammoniti Abilgaard. Bellemo per il Como, Bellusci, Giovane, Valzania, Streng per l’Ascoli. Espulso al 15’ s.t. Odenthal del Como. Tiri in porta 5-3. Tiri fuori 3-5. In fuorigioco 1-1. Angoli 2-8. Recuperi: p.t. 7’, s.t. 6’.

Il colpaccio che serviva è arrivato. L’Ascoli cambia marcia sbancando ancora una volta il Sinigaglia, stavolta per 2-0. I meriti principali dell’exploit ottenuto contro il forte e ambizioso Como hanno un nome e un cognome: Fabrizio Castori. In campo i bianconeri hanno saputo sfoderare l’ennesima prova convincente, ma è il timoniere del Picchio a cambiare la partita osando dopo la giusta espulsione di Odentahl. Nonostante i cambi di formazione effettuati dal primo minuto, la squadra aveva subito risposto bene fin dall’inizio con il rientro di Bellusci in difesa e la presenza del riconfermato Vaisanen.

L’approccio dei bianconeri è buono, ma il primo squillo arriva da Cutrone che spara sopra la traversa da buona posizione. L’Ascoli controlla bene gli assalti comaschi per poi ribaltare l’azione in rapidità. Il sorvegliato speciale Mendes fa inizialmente fatica a divincolarsi dalla marcatura asfissiante di Barba. A qualche minuto dall’intervallo Collu assegna un rigore difficilmente comprensibile in favore dei padroni di casa per un tocco di mano in area di Bellusci che non c’è. Richiamato dal var è inevitabile annullare la decisione presa. La direzione del fischietto cagliaritano fa discutere anche nella gestione delle ammonizioni e nel recupero alla fine primo tempo: i 4’ assegnati diventano inspiegabilmente 7’.

Nella ripresa, dopo Verdi, i padroni di casa perdono anche Cutrone. Odenthal la combina grossa colpendo violentemente Rodriguez a palla lontana. Nuova chiamata dal var e rosso sacrosanto. Castori capisce che è il momento di osare inserendo D’Uffizi e l’esordiente Streng. Il Picchio alza baricentro e pressione con un offensivo quanto spregiudicato 3-4-1-2. I lariani vanno in affanno e Mendes può colpire ancora siglando il decimo centro stagionale su corner di Falzerano. Il Como crolla e incassa la sfortunata autorete di Cassandro. L’Ascoli torna alla vittoria e recupera sul Sudtirol che arriverà al Del Duca domenica prossima. Vincere ancora consentirebbe di lasciare la zona rossa.

Massimiliano Mariotti

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