Emiliano Viviano: "La retrocessione come un lutto"
Il portiere: "Ho fatto tutto il possibile a livello umano".
A distanza di quasi una settimana dal drammatico epilogo che ha visto il Picchio retrocesso in C, anche l’esperto portiere Emiliano Viviano ha voluto parlare di quanto accaduto, intervenendo nella trasmissione ‘Il talk e rosso diretto’ in onda sul canale Twitch di TvPlay.
"Faccio fatica a commentare questa stagione – spiega il 38enne –. Si tratta della prima volta in carriera che mi trovo a retrocedere e non ci ero nemmeno mai stato vicino. È una specie di lutto, soprattutto in una città come Ascoli dove veramente si vive di calcio. Ti senti colpevole nonostante le prestazioni possano essere state positive o negative. Non ho nulla da recriminarmi perché ho fatto tutto il possibile a livello umano. Sai comunque che alla maggior parte della popolazione, tifosissima dell’Ascoli, mancherà qualcosa l’anno prossimo e tu sei uno di quelli che ha contribuito a questo fallimento sportivo". Al termine dell’ultima giornata, l’Ascoli è riuscito a battere il Pisa per 2-1 senza però riuscire ad evitare la condanna.
"Abbiamo conquistato 41 punti e siamo retrocessi direttamente – prosegue –. Ci è andata anche un po’ male col calendario con Bari e Ternana, senza voler accusare nessuno, che all’ultima giornata hanno affrontato delle squadre senza obiettivi. Come nel nostro caso contro il Pisa. Ci possono essere delle attenuanti, dagli infortuni ai cambi di direttori sportivi e allenatori. A me dispiace molto a livello personale perché, andando ad Ascoli dopo 15 anni che non facevo la serie B, ho toccato con mano la passione nei confronti della squadra. Si lotta, si parla, si fanno riunioni e ritiri, si prova di tutto e di più e poi ti ritrovi ad essere retrocesso con tutto quello che è successo dopo. Resterà una cosa che non scorderò facilmente". Infine Viviano ha voluto tracciare un bilancio anche della propria annata a livello personale. "Fino a febbraio ho fatto bene – conclude –, poi ho avuto un calo dovuto a mille problematiche fisiche che alla mia età non ti permettono di rendere al massimo. Me la sono comunque cavata. Grazie alla mia carriera sono riuscito comunque a fare la mia figura grazie all’esperienza, il lato fisico resta però rilevante. Non conosco bene le statistiche, ma credo che siamo stati la prima squadra negli ultimi 30 anni a retrocedere con la miglior difesa casalinga del campionato e la quinta in assoluto. Dirigenti, allenatori e giocatori vanno e vengono, dispiace per i tifosi che l’anno prossimo dovranno seguire l’Ascoli in serie C".
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