Il direttore sportivo Righi si dimette: "Con me un percorso virtuoso"

Il dirigente lascia l’Ascoli con un post in cui si sfoga e rivendica quanto fatto. Ora c’è la grana mercato

di VALERIO ROSA
30 gennaio 2025
Il direttore sportivo Emanuele Righi

Il direttore sportivo Emanuele Righi

Il direttore sportivo Emanuele Righi si è dimesso. Dopo la ‘fuga’ dal Picchio Village dove una ventina di ultras si erano ritrovati per avere un colloquio con lui e con il direttore generale Domenico Verdone, per chiederne le immediate dimissioni, è arrivata la decisione, anche qui via social come la nuova moda di comunicare impone e a tre giorni dalla fine del calciomercato invernale. Righi ha scritto un lungo post di ringraziamenti ma nessuna autocritica: "Come si dice pure? Ah sì, tutto ha una fine – ha scritto – quando la fine viene indotta magari è meno piacevole ma questo è il mondo che ho scelto, e sarò sempre orgoglioso, di essere riuscito a farlo diventare un lavoro. Mi vanto di aver lavorato per questo Ascoli Calcio 1898 FC SpA fatto di persone perbene che non lesinano un solo minuto della loro vita per ripagare la fiducia data loro da chi, come si suole dire, mette benzina, tanta, nel serbatoio. Sono ancora più felice di averlo fatto per un imprenditore decisamente unico come Massimo Pulcinelli. Un uomo perbene, geniale, talmente folle da spendere milioni di euro senza far mai mancare nulla ai propri dipendenti, onorando ogni scadenza, pagando ogni necessità. A lui va il mio Grazie e resterà ancora più sorpreso nello scoprire che ci sono persone che lavorano per il bene della società, della squadra, e che hanno anche la forza di lasciare soldi dimettendosi in modo irrevocabile. Perché ci sono momenti in cui non ha più senso proseguire… quando la fatica supera il divertimento, mettiamola così, non c’è soldo che tenga. Il rispetto sociale se ne va a farsi fottere, le pressioni che rendono faticoso per non dire impossibile lavorare, le parole spese che, almeno per me, quando pronunciate hanno un peso, mi hanno portato al rassegnare le dimissioni irrevocabili. Ci sono tanti grazie da dire. Il primo è al dg Domenico Verdone. Raramente ho visto un professionista lavorare così tante ore e con una simile qualità per un club. Il Pres Neri. I magazzinieri Gae, Ale, Mirko, Mauro, Pare, Katia e sicuro dimentico qualcuno, gli scarica tibiali Emi, Andrea, Marco, i dottori abbiamo più dottori che centrocampisti, Mirkone che non è un team manager, non è un segretario, è tanto tanto di più. La Lolli che ama il freddo e Marco la talpa. E poi Nino Nosdeo – ha proseguito Righi – mio fratello per sempre, i mister delle giovanili e le nostre cene al giovedì. Mina e i ragazzi alla Corte del Sole e poi i miei ragazzi. Una squadra che ha tanto di quel talento e tanto di quel futuro, che merita solo ed unicamente applausi e sostengo, ma qua c’è da cambiare tutto no? E quindi offendiamoli tutti!!! No, non è così che si fa. Non è questo il modo. Se per la società ho fatto, dal punto di vista tecnico economico e dal punto di vista gestionale, qualcosa di tangibile, stessa cosa non posso dire verso una parte della tifoseria ascolana a cui dico solo grazie. Sono molto sereno per ciò che ho fatto e, chi avrà voglia di guardare il bilancio della prima squadra, non potrà che restare piacevolmente sorpreso dal lavoro espresso. Si è iniziato un percorso virtuoso che voleva, vuole, essere una nuova modalità per permettere alla società di rinforzarsi senza immettere denaro costantemente".

Valerio Rosa

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