L’altro fronte. Righi: "Carrera, provvedimento necessario»
Il direttore sportivo del club di corso Vittorio torna sull’esonero: "Mai facile quando c’è una retrocessione"
Nessuna dichiarazione da parte del nuovo tecnico della prima squadra Cristian Ledesma che oggi col Rimini bagnerà il suo esordio alla guida dell’Ascoli. Alla vigilia del match odierno (avvio alle 16.15) a spiegare i motivi dell’avvicendamento operato alla guida del Picchio è stato il direttore sportivo Emanuele Righi. "Carrera è un allenatore sul quale la società aveva puntato in maniera convinta – spiega –: L’anno scorso si era chiusa con una retrocessione, quest’anno ci abbiamo provato ma è una sconfitta di tutti quando si arriva all’esonero. Purtroppo siamo arrivati ad un punto dove era necessario adottare questo tipo di provvedimento. Entrambi abbiamo avuto un ottimo rapporto e ci siamo spesi più che potevamo per cercare di risollevare la situazione dell’Ascoli. C’è il campo e ci sono risultati. Siamo sempre sottoposti a questi giudizi e sotto questo punto di vista le risposte sono state chiare. Oggi il nostro allenatore è Ledesma e non voglio aggiungere altre parole. Abbiamo avuto pochissimo tempo per preparare la prossima partita e in questo momento pensiamo a fare il meglio che possiamo contro il Rimini". La scelta operata dal club era già nell’aria da alcuni giorni, ancor prima della trasferta di giovedì a Carpi dove i bianconeri non erano riusciti a strappare quella vittoria che magari avrebbe permesso di scacciare i malumori. "Non ha funzionato che dal punto di vista dell’identità la squadra non ha ancora offerto una situazione convincente – prosegue –. Non avendo avuto un’identità si è cercato di capire le motivazioni. Credo che di occasioni ne abbiamo avute e non siamo riusciti a sfruttarle. Mi pare che l’allenatore era da mesi al centro delle critiche. Ascoli è una piazza che offre emozioni forti, ma come fai non va mai bene. Questo tra l’altro penso che è anche molto stimolante. La scelta dell’esonero, ripeto, è stata ritenuta necessaria". Nell’ultima uscita il Picchio aveva nuovamente cambiato veste tattica passando ad un 3-5-2 o 3-1-4-2 se vogliamo. Potrebbe essere questo l’assetto che probabilmente verrà riproposto contro i romagnoli. "Tatticamente non credo che un direttore sportivo debba mettere bocca sulla scelta del modulo. Quando si deve fare una scelta si fa senza guardare il calendario o le tempistiche. La squadra ha delle difficoltà oggettive, magari potrebbero esserci anche delle mie colpe. Ora mi aspetta che si possa fare di più perché credo che sia nelle nostre corde, ma non penso che in soli due giorni si possa cambiare dalla notte al giorno. Credo che quanto avvenuto responsabilizzi i giocatori perché non dimentichiamo che in campo ci vanno loro. Non dobbiamo avere alibi. Mi aspetto un Ascoli affamato, cattivo e determinato".
mas.mar.
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