L’Ascoli tra sogni e occasioni. Primi contatti, si vuole accelerare
Nel mirino restano Mantovani, Jaroszynski, Luperini, Valzania e Pettinari. Ma attenzione ai colpi di scena
L’Ascoli è ufficialmente sceso in campo per giocare la sua importante partita legata al mercato. L’apertura dei termini della sessione invernale offrirà al club bianconero la possibilità di mettere mano e aggiustare l’attuale rosa, fornendo al tecnico Castori le armi adatte per provare a risalire la classifica verso il traguardo salvezza. In attesa dei primi movimenti, in entrata e in uscita, il Picchio e il suo direttore sportivo Marco Giannitti proseguono nelle attente valutazioni prima di iniziare ad assestare le mosse stabilite. Varie le zone del campo in cui si dovrà intervenire. I contatti sono stati già avviati per i primi profili messi sul taccuino. Oltre ai nomi fatti negli ultimi giorni (Mantovani, Jaroszynski, Luperini, Valzania e Pettinari) si cercherà di stare con le antenne dritte anche sulle altre eventuali occasioni che la finestra delle trattative potrebbe offrire nel corso dell’evoluzione delle giornate. Chiusa la prima parte del cammino, alcuni dati fatti registrare hanno permesso di fare un parziale identikit di questo Ascoli nato con Viali e poi messo sotto le esperte mani di Castori. La prima statistica che emerge è quella relativa al rendimento espresso sotto porta.
Nel corso delle ultime stagioni forse era mancata una figura di riferimento davanti in grado di mettere a segno un bel numero di reti, ma allo tempo stesso però spesso si era assistiti ad una vera e propria cooperativa del gol dove a lasciare la firma erano stati di volta in volta molti difensori e centrocampisti. Questo andamento nell’attuale stagione è stato sovvertito con il 71% delle marcature arrivate dagli attaccanti. Ai 7 sigilli personali del portoghese Mendes infatti sono andati ad aggiungersi i 2 gol di Rodriguez, i 2 di Nestorovski e quello di Manzari. Un totale di 12 al cospetto dei 17 totali. Di questi 9 sono arrivati al Del Duca e 8 lontano dalle mura amiche. Nella seconda metà del campionato ci si attende certamente di più dall’attaccante macedone che ad oggi non ha contribuito molto in termini realizzativi. Da uno del suo calibro ci si attende di certo numeri più importanti. A frenare il 33enne ci si è messa anche un po’ di sfortuna. Due gli infortuni (prima al gomito poi quello al polpaccio) che gli hanno permesso di vedere il campo per l’ultima volta l’11 novembre nel match perso in casa col Como (0-1). Tra i numeri di squadra negativi da sovvertire invece ci sarebbero le 7 partite in cui il Picchio non è riusCito a gonfiare la rete avversaria. Un po’ troppe sulle 19 andate in scena. Dall’altra faccia della medaglia però i bianconeri sono riusciti a mantenere inviolata la propria porta nei 5 clean sheet collezionati da Viviano. In più di una circostanza l’esperto portiere ha confermato di poter essere l’uomo in più dell’undici titolare.
Massimiliano Mariotti
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