L’omaggio a Rozzi: "Papà è nel cuore di tutti gli ascolani, che grande emozione"
Brindisi in piazza Roma in occasione di quello che sarebbe stato il 96esimo compleanno del Presidentissimo. Il ricordo del figlio. Fabrizio: "Un momento tra amici, come sarebbe piaciuto a lui".
Pioggia e freddo non hanno condizionato il ‘Brindisi a Costantino Rozzi’ organizzato in Piazza Roma in occasione di quello che sarebbe stato il suo 96esimo compleanno. Un brindisi alla presenza di tutta la famiglia Rozzi e di tanti amici. A due settimane dal 30esimo anniversario della scomparsa del Presidentissimo dell’Ascoli Calcio, e dopo averlo ricordato anche in occasione del Gala dello Sport al Teatro Ventidio Basso alla presenza dei figli Fabrizio e Antonella e del nipote Costantino Rozzi, figlio proprio di Fabrizio, la città di Ascoli ha voluto festeggiare quello che sarebbe stato il compleanno dell’indimenticato imprenditore, dirigente sportivo, e papà di tutti gli ascolani.
Per l’occasione il figlio Fabrizio ha esposto tre auto storiche dello straordinario papà. "Si tratta di una Alfa Romeo Giulietta TI del 1964 – ha dichiarato Fabrizio Rozzi – che addirittura era arrivata in Venezuela dove era poi stata utilizzate per alcune corse autobomilistiche. Poi è stata riportata in Italia, risistemata e riacquistata dalla mia famiglia. Quando l’abbiamo rimessa su strada è venuto anche il pilota venezuelano a fotografarla e ci ha lasciato una sua foto con autografo. L’altra auto è un Fiat 1100 del 1963 con cui papà Costantino ci portava in giro. Noi quattro figli seduti dietro e lui e mamma Lucia davanti. Infine la terza auto è la storica BMW con oltre 500.000 chilometri che abbiamo risistemato ed è davvero il simbolo della storia di Costantino Presidente dell’Ascoli".
Assieme alle auto anche tante foto che hanno ripercorso la vita di Rozzi da quando piccolino già frequentava il laboratorio del nonno materno, fino agli anni dell’Ascoli. Un pomeriggio nel quale è stata ricordata la figura leggendaria di Costantino Rozzi legata non solo al mondo del calcio. "È stato un pomeriggio informale – ha proseguito Fabrizio Rozzi – lo abbiamo organizzato senza un programma preciso, senza un palco, così tra amici come sarebbe piaciuto a papà, per festeggiare quello che sarebbe stato il suo compleanno visto che è nato l’11 gennaio 1929. Voglio ringraziare il sindaco Marco Fioravanti che ci ha dato la disponibilità di organizzare questo evento in Piazza Roma e che poi è intervenuto con grande cordialità".
E in effetti è stata ricordata la figura di un uomo che è stato al centro non solo del mondo del calcio cittadino, ma ha partecipato soprattutto all’evoluzione economica e sociale del capoluogo piceno. E così ne sono state ricordate le imprese memorabili alla presenza di chi lo ha profondamente stimato, apprezzato e ne ha condiviso la passione e la veracità. Un evento che è stato a beneficio di tutti coloro che lo hanno conosciuto, ma anche delle nuove generazioni che lo hanno scoperto in anni recenti. "Tanti mi dicono che la statua per papà è troppo piccola e che andava posizionata allo stadio – ha concluso Fabrizio Rozzi – Io invece la trovo stupenda e nei giardini di corso Vittorio Emanuele ci sta proprio bene. Piccola? Continuo a ripetere che le grandi statue sono state fatte a Garibaldi, a Mazzini, a Cavour. Nonostante sia mio padre, dico che va bene così. Costantino Rozzi è nel cuore di tutti gli ascolani, anche di chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo. E questo mi fa sempre emozionare".
Valerio Rosa
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