Nella nebbia esce fuori un pareggio. Ascoli, un punticino per provare a ripartire

Scarsa visibiltà nel primo tempo, poi la situazione migliora. Rodriguez si divora una palla gol, annullata una rete all’ex Tsadjout

17 febbraio 2024
Ascoli, un punticino per provare  a ripartire

Ascoli, un punticino per provare a ripartire

ascoli

0

cremonese

0

(3-4-1-2): Viviano; Mantovani (dal 38’ s.t. Botteghin), Bellusci, Vaisanen; Falzerano, Masini, Di Tacchio, Celia (dal 20’ s.t. Zedadka); Caligara (dal 9’ s.t. D’Uffizi); Mendes (dal 38’ s.t. Milanese), Rodriguez (dal 20’ s.t. Streng). Panchina: Vasquez, Bolletta, Giovane, Quaranta, Duris, Bayeye, Maiga Silvestri. Allenatore Castori.

CREMONESE (3-5-2): Jungdal; Antov, Ravanelli (dal 1’ s.t. Lochoshvili), Bianchetti; Sernicola, Abrego, Castagnetti, Falletti (dal 12’ s.t. Afena-Gyan), Zanimacchia (dal 35’ s.t. Quagliata); Vazquez (dal 42’ s.t. Pickel), Coda (dal 13’ s.t. Tsadjout). Panchina: Saro, Livieri, Marrone, Ciofani, Ghiglione, Della Rovere. Allenatore: Stroppa.

Arbitro: Marchetti di Ostia Lido.

Note – 6.263 spettatori (3.324 abbonati, quota di 26.268 euro), per un incasso complessivo di 53.253 euro. Ammoniti Vaisanen, Falzerano, Di Tacchio per l’Ascoli, Ravanelli, Zanimacchia, Vazquez per la Cremonese. Tiri in porta 1-1. Tiri fuori 4-5. In fuorigioco 2-3. Angoli 4-1. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 5’.

Un punto per rimettersi in moto. L’Ascoli impatta in casa con la Cremonese per 0-0 e torna a smuovere la classifica dopo le due recenti sconfitte. Al Del Duca i bianconeri ce la mettono davvero tutta, ma alla fine non riescono a prevalere contro quella che resta una delle principali candidate per la promozione. La nebbia fitta scesa un’oretta prima mette a serio rischio l’incontro che parte con quasi un quarto d’ora di ritardo. La fase di riscaldamento avviene regolarmente seppur con una visibilità molto ridotta, ma la parte difficile arriva al fischio d’avvio di Marchetti. Il sopralluogo effettuato dall’arbitro con i capitani delle due squadre fornisce esito positivo. L’Ascoli si affida alla scaramanzia e torna ad occupare la panchina lato sud a distanza di tanti anni. Negli schieramenti iniziali Castori ritrova Mendes. Il portoghese risponde bene al test effettuato in mattinata e va regolarmente in campo dal primo minuto. Al suo fianco tocca a Rodriguez assisterlo. In difesa invece sorprende la scelta che vede Vaisanen preferito al diffidato Botteghin. Caligara viene schierato alle spalle delle due punte.

Se la visibilità è accettabile a terra, la stessa cosa non si può dire per chi è presente sugli spalti, ma soltanto nella prima parte del match. All’ingresso e dopo il triplice fischio finale il pubblico di casa torna a contestare duramente il dirigente De Santis. Solito avvio energico dei bianconeri che imprimono corsa e ritmo. Gli ospiti provano a rispondere con ordine facendo leva sulla qualità dei suoi elementi. In chiusura di primo tempo è Vazquez ad impegnare Viviano sul traversone dalla sinistra di Sernicola. Rodriguez risponde divorandosi un’occasionissima. Lo spagnolo perde l’attimo sul più bello. Nella ripresa gli ospiti passano con l’ex Tsadjout, ma Marchetti richiamato dal var annulla per un fuorigioco di Sernicola. Col passare dei minuti il Picchio sente la fatica e perde lucidità. Le cose non cambiano fino alla fine.

Massimiliano Mariotti

Continua a leggere tutte le notizie di sport su