Questo Ascoli ha ancora troppi limiti. Il Picchio ci prova, ma vince il Pescara

Gli ospiti fanno festa al Del Duca approfittando della serata no del reparto difensivo. Inutile la rete di Corazza, decide Bentivegna

7 ottobre 2024
Questo Ascoli ha ancora troppi limiti. Il Picchio ci prova, ma vince il Pescara

Gli ospiti fanno festa al Del Duca approfittando della serata no del reparto difensivo. Inutile la rete di Corazza, decide Bentivegna

ASCOLI

1

PESCARA

2

ASCOLI (4-2-3-1): Livieri; Adjapong (dal 21’ s.t. Alagna), Menna, Gagliolo (dal 26’ s.t. Quaranta), Cozzoli; Varone (dal 35’ s.t. Campagna), Bertini; Tirelli (dal 21’ s.t. D’Uffizi), Tremolada (dal 34’ s.t. Caccavo), Marsura; Corazza. Panchina: Abati, Raffaelli, Maurizii, Silipo, Piemarini, Bando, Maiga Silvestri, Gagliardi, Achik. All. Di Carlo

PESCARA (4-3-3): Plizzari; Pierozzi, Brosco, Pellacani, Crialese (dal 1’ s.t. Moruzzi); Valzania, Squizzato (dal 13 s.t. De Marco), Dagasso; Bentivegna (dal 26’ s.t. Merola), Vergani, Cangiano (dal 22’ s.t. Ferraris). Panchina: Saio, Profeta, Giannini, Meazzi, Tonin, Tunjov, Staver, Saccomanni, Mulè, Arena. All. Baldini

Arbitro: Ubaldi di Roma 1

Marcatori: Vergani 19’ p.t., Corazza al 10’ s.t., Bentivegna al 12’ s.t.

Note – 6.095 spettatori (2.473 abbonati, quota di 16.250,12 euro), incasso complessivo di 49.724,12. Espulso Caccavo per l’Ascoli al 45’ s.t.; ammoniti Menna, Bertini per l’Ascoli, Brosco, Squizzato per il Pescara. Tiri in porta 5-7. Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 4-2. Angoli 7-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

L’Ascoli non può nulla al cospetto della capolista. Il Pescara passa al Del Duca 2-1 e legittima il primo posto in classifica con un’altra prova di forza. Al vantaggio di Vergani risponde nella ripresa Corazza, ma i bianconeri si arrendono subito sul nuovo vantaggio abruzzese dell’ex Bentivegna.

Battesimo di fuoco per Mimmo Di Carlo che al suo primo ballo sulla panchina dell’Ascoli prova a sfoderare un aggressivo 4-2-3-1. La buona notizia è a centrocampo dove Varone riesce a scendere in campo dall’inizio. In attacco Corazza può vantare il sostegno di Tirelli, Tremolada e Marsura. Dopo le polemiche di una settimana fa sulla decisione presa dal direttore generale Verdone, stavolta l’ingresso delle formazioni in campo viene accompagnato dal caratteristico inno dei Wells Fargo. In tribuna si rivede il patron Massimo Pulcinelli.

Il Pescara imprime il proprio gioco senza difficoltà, ma il Picchio prova a tenere botta. Il punto debole dei bianconeri è il reparto difensivo.

Menna rischia grosso su una trattenuta plateale su Vergani dopo che l’attaccante gli aveva soffiato il pallone. Il difensore se la cava col giallo. Gagliolo è troppo leggero sulla percussione che vede lo stesso Vergani siglare il vantaggio. Intorno alla mezz’ora Di Carlo capisce che tatticamente la squadra non gira e passa al 4-3-1-2. Qui è Marsura ad abbassarsi sulla linea dei centrocampisti. In chiusura di primo tempo Varone ha una ghiotta chance in azione di rimessa. Purtroppo il suo tentativo finisce a lato.

Nella ripresa gli ospiti fanno sfogare l’Ascoli poi tornano a spingere sull’acceleratore. Livieri tiene in vita i suoi con un intervento super nell’uno contro uno con Vergani. I bianconeri trovano il pari con un’azione insistita sulla sinistra di Marsura e il solito Corazza, bravo a beffare Plizzari. La gioia del gol dura un niente. Cozzoli si addormenta su un traversone che l’ex Bentivegna sfrutta per riportare avanti i suoi. Nel finale D’Uffizi spara alto poi Caccavo commette un’ingenuità e si fa buttare fuori. Finisce così: un esordio amaro per il nuovo allenatore bianconero.

Massimiliano Mariotti

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