Una piccola luce in fondo al tunnel. Ma la strada dell’Ascoli è lunga

La vittoria col Gubbio spezza il digiuno. Di Carlo però avvisa: "Una rondine non fa primavera"

di Redazione Sport
26 novembre 2024
Una piccola luce in fondo al tunnel. Ma la strada dell’Ascoli è lunga

L’esultanza dopo il gol contro il Gubbio

"Una rondine non fa primavera". Ha ragione mister Di Carlo che, dopo il successo di misura ottenuto tra le mura amiche contro il Gubbio per 1-0, ha potuto gioire per i suoi primi tre punti prodotti da quando è alla guida dell’Ascoli, ma non per la qualità del gioco espresso. I suoi uomini devono ancora migliorare e alzare il livello sotto vari punti di vista. E ad ammetterlo è stato lo stesso timoniere nel dopo gara. Al cospetto di un avversario letteralmente falcidiato dalle assenze e poi costretto, nell’ultima porzione del confronto, a fronteggiare un’inferiorità numerica il Picchio non ha potuto fare a meno di dover fare nuovamente i conti con le proprie fragilità. Le stesse prodotte dallo sciagurato mercato estivo operato dal direttore sportivo Emanuele Righi sulla base delle limitate risorse economiche messe a disposizione, in quel momento, dai vertici societari. Innanzitutto l’aspetto fondamentale era riuscire a spezzare una scia terribile che non vedeva la squadra vincere da ben undici giornate. E questo obiettivo è stato portato a casa. Sul come i bianconeri ci sono riusciti bisogna invece fare dei ragionamenti. La retroguardia dell’Ascoli è tornata a mantenere inviolata la porta difesa dal portiere Livieri a distanza di oltre due mesi. Neanche a farlo di proposito il digiuno con le vittorie ha proseguito la sua preoccupante evoluzione, nel suddetto periodo in questione, con l’assenza di successi. Tutto si è sviluppato dal giorno successivo ad oggi dall’indomani dell’acuto esterno ottenuto per 2-0 in casa del Milan Futuro. In queste settimane dietro sono state tante le soluzioni tattiche e le scelte operate in sequenza da Carrera, Ledesma e ora Di Carlo, ma il risultato era stato pressoché il medesimo. Tornare a non incassare reti così ha permesso al Picchio di accrescere le proprie possibilità di tornare a rialzare la testa. Anche perché davanti, come più volte evidenziato di recente, si sta andando avanti alla medi di un solo gol a partita. Ad aver avuto una battuta d’arresto è stato il centravanti Corazza. L’attaccante 33enne contro gli umbri è stato costretto a fare i conti con un intervento provvidenziale dell’estremo difensore avversario Venturi e con un fuorigioco che qualche dubbio averllo lasciato. Tolte queste situazioni il terminale offensivo del Picchio è spesso finito imbrigliato nell’asfissiante marcatura operata dai difensori avversari.

Altro aspetto da rivedere è il rendimento del reparto mediano dove Varone pare proprio non avere più benzina in questa fase della stagione. A fine partita il mediano si era recato sotto la curva nord per lanciare la sua maglia, ma vedendosi rifiutare il dono pensato. Nel prossimo duello che andrà in scena a Sassari domenica prossima (avvio alle 15) la formazione guidata da Di Carlo dovrà cercare di confermare i pochi aspetti positivi emersi con il Gubbio per non finire di fare un passo indietro in quel percorso di crescita che ancora stenta a decollare.

Massimiliano Mariotti

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