Atalanta-Milan, Gasperini: "Adesso proviamo a vincere la Coppa Italia. Di Bello? Un maleducato"

Pioli: "Partita condizionata dal rigore del pari. È un peccato. Serata negativa"

di MATTEO AIROLDI -
10 gennaio 2024
Gasperini (ANSA)

Gasperini (ANSA)

Milano, 10 gennaio 2024 – L’Atalanta batte il Milan in rimonta 2-1 e si guadagna l’accesso alla semifinale di Coppa Italia, nella quale affronterà la Fiorentina. Finiti in svantaggio al 45’ con il gol di Leao, i nerazzurri hanno avuto il merito di reagire immediatamente e trovare il pari con Koopmeiners, al 47’. Un 1-1 che ha galvanizzato i nerazzurri, capaci di cambiare passo a inizio ripresa e a mettere la freccia del sorpasso con il rigore guadagnato da Miranchuk per fallo di Jimenez e trasformato sempre da Koopmeiners, assoluto protagonista della serata. Il vantaggio ha poi infuso ulteriore fiducia nei bergamaschi che hanno prima sfiorato a più riprese il tris e poi contenuto il forcing finale dei rossoneri che sono arrivati vicini al pari prima con Theo Hernandez e poi con Musah. Esulta, quindi, a fine gara ai microfoni di Canale 5, mister Giampiero Gasperini, espulso a fine primo tempo per proteste dopo un contatto in area tra Reijnders, De Roon e Gabbia, che adesso punta alla vittoria della coppa: “Lo scudetto e una coppa europea non sono un traguardo alla nostra portata. In Coppa Italia, invece, siamo andati due volte in finale e, se si incastrano un po’ di situazioni, possiamo arrivare in finale e andarcela a giocare. Faremo di tutto per arrivarci e provare a vincerla. Tutto questo non toglie tutte le vittorie che abbiamo ottenuto, compresa quella di questa sera. Vincere a Milano è motivo di prestigio e orgoglio. In questi giorni abbiamo giocato in uno stadio fantastico come l’Olimpico e stasera qui a San Siro. Quindi è chiaro che stasera festeggiamo”. Il tecnico nerazzurro non ha poi risparmiato una stoccata sull’episodio che ha portato alla sua espulsione e una vera e propria bordata all’arbitro Di Bello: “Devo dire veramente poco. Mi sembra molto evidente. Il VAR è straordinario ma va usato nel modo corretto. Qui sta diventando una guerra tra arbitri e VAR. Non si capisce più bene chi arbitra. È un problema grosso, perché c’è disparità e incertezza sugli interventi. In quel caso ho chiesto di andare al VAR. Di Bello? È un gran maleducato.  Abbiamo uno storico con lui e Valeri al VAR. Io alla fine di ogni partita cancello tutto e riparto da zero. Lui prima della partita mi è passato davanti e non mi ha salutato…”.

Le parole di Pioli

Umori opposti in casa rossonera. A mister Stefano Pioli resta infatti il rammarico per l’eliminazione dalla coppa nonostante un buon primo tempo e il vantaggio di Leao: “Abbiamo giocato un buonissimo primo tempo, ma poi abbiamo commesso una grande ingenuità. Sul gol dell’Atalanta avremmo sicuramente dovuto difendere meglio. Nella ripresa abbiamo sicuramente sofferto, ma la partita è cambiata su un rigore che non c’era. Dopo abbiamo fatto fatica e siamo andati in confusione. Abbiamo perso lucidità e quelle distanze che nei primi 45’ ci avevano garantito equilibri”. Non mancano insomma le recriminazioni anche sul fronte del Milan, che nel finale ha protestato per un mancato rigore: “È difficile. Ci sono tante discussioni sull’utilizzo del VAR. Rivedendo quest’ultimo episodio, mi sembra strano che l’arbitro non sia stato richiamato per controllare. È stato però il primo rigore a cambiare il corso della partita e non c’era, perché il pallone lo tocca prima Jimenez e il giocatore dell’Atalanta si butta prima del contatto. Peccato. La Coppa Italia era un nostro obiettivo e quindi è una serata negativa”. A mancare è stata anche la reazione rossonera dopo il pari dell’Atalanta: “Si poteva reagire meglio, c’era tutto il tempo per rimediare, abbiamo creato qualche situazione ma purtroppo non ci siamo riusciti”.

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