Atalanta-Empoli 2-0, Pasalic e Lookman alimentano la corsa Champions dei nerazzurri
Gli orobici vanno a segno al 43' con il rigore del croato e al 51' con il nigeriano e si portano a –2 dalla Roma con anche una gara da recuperare
Bergamo, 28 aprile 2024 – Continua la rincorsa a un posto in Champions League dell’Atalanta che, smaltite le scorie della vittoriosa semifinale di Coppa Italia, ha colto il secondo successo di fila in Serie A sconfiggendo l’Empoli con un perentorio 2-0. Davanti al pubblico amico del Gewiss Stadium, gli uomini di Giampiero Gasperini – che con questi tre punti hanno nuovamente scavalcato la Lazio e si sono portati a due lunghezze dalla Roma (con anche la gara contro la Fiorentina da recuperare), quinta dopo il pari 2-2 a Napoli – sono stati protagonisti di un’altra prova di maturità e solidità: i nerazzurri hanno infatti saputo attendere il momento giusto per colpire un Empoli che nella parte iniziale di gara ha saputo coprirsi con ordine e accortezza per poi cercare qualche sortita offensiva sulla sinistra. Occasione di andare a segno che si è presentata al 43’, quando Pezzella, nel tentativo di colpire il pallone, ha preso in pieno la gamba di Touré causando di rigore che Pasalic ha trasformato con freddezza e un tiro potente che ha piegato le mani di Caprile. Non paghi, i nerazzurri hanno continuato a schiacciare sull’acceleratore e al 51’ hanno chiuso i conti con il 2-0 di Lookman, bravo ad insaccare il pallone al culmine di una poderosa iniziativa personale. Trovato anche il bis, le cose si sono definitivamente messe in discesa per gli orobici che hanno controllato senza grossi patemi le timide velleità dei toscani.
Le scelte di Gasperini e Nicola
Gasperini non rinuncia al collaudato 3-4-2-1 ma con qualche sorpresa nell'undici titolare: ad agire davanti al portiere Carnesecchi è il trio formato da Scalvini, Hien e Djimsiti a protezione. Zappacosta e Ruggeri si fanno carico delle corsie esterne, con Pasalic a comporre la coppia di mediana con De Roon. Le novità principali dello scacchiere nerazzurro sono in attacco: fuori De Ketelaere e Scamacca. Scelti Miranchuk, affiancato da Lookman sulla trequarti, e Touré. 3-4-2-1 speculare per l’Empoli di Nicola: Bereszynski, Walukiewicz e Luperto sono i tre centrali scelti a protezione dell’estremo difensore Caprile. Gyasi e Pezzella coprono le due fasce, mentre Maleh e Grassi si spartiscono i compiti di regia e frangiflutti a centrocampo. Fazzini e Cambiaghi lavorano invece sulla trequarti, alle spalle della punta che è Niang.
Primo tempo
Lo spunto iniziale è decisamente di marca toscana: dopo appena 3’, gli uomini di Nicola ci provano infatti con la discesa sulla sinistra di Cambiaghi, che dal fondo crossa al centro per Niang, il quale però non trova di poco lo specchio della porta avversaria. Immediata arriva la doppia replica dell’Atalanta, che si rende pericolosa prima con il colpo di testa fuori misura di Touré e poi con la conclusione deviata in angolo di Lookman. Un paio di lampi che lasciano un po’ di apprensione nella formazione empolese, la quale sceglie la via della prudenza e con il passare dei minuti cerca di badare al sodo chiudendo ogni pertugio in cui l’Atalanta – che non riesce ad alzare i ritmi di gara – vuole insinuarsi. L’ammonizione comminata a Luperto e l’infortunio dopo appena 24’ a Walukiewicz costringono però ben presto Nicola a ridisegnare la difesa, con il neoentrato Cacace che si posiziona sulla corsia di destra e Pezzella che scala a fare il terzo centrale al fianco di Bereszynski e Luperto. Serve qualche giro di lancetta alla retroguardia biancazzurra per trovare le giuste distanze con il nuovo assetto e nel frangente l’Atalanta ci prova con le iniziative di testa di Djimsiti (fuori di poco sugli sviluppi di una punizione) e Hien, che non trova di un soffio il giusto impatto con il pallone. Gli ospiti incassano e, puntando sulla catena di sinistra – con il neoentrato Cacace in evidenza – e su qualche errore di pulizia tecnica dei nerazzurri, provano a riaffacciarsi dalle parti di Carnesecchi. Al 40’ arriva però la doccia fredda per i toscani: nel tentativo di spazzare via il pallone, Pezzella calcia a vuoto e colpisce la caviglia di Touré: chiamato all’on field review, Fabbri fischia il rigore. Sul dischetto si presenta Pasalic, il quale fa partire un destro potente che Caprile intuisce ma non riesce bloccare. L’1-0 accende i nerazzurri che si trovano davanti ad ampi spazi e provano ad approfittarne con la velocità di Touré, vera e propria spina nel fianco della difesa toscana e ispiratore del tentativo in pieno recupero di Miranchuk, il quale da buona posizione calcia troppo debolmente all’indirizzo di Caprile.
Secondo tempo
Né Gasperini né Nicola scelgono di attingere dalla panchina all’intervallo e così si riparte senza cambi ma con l’intensità di gioco alta e un’Atalanta intenzionata ad archiviare presto la pratica: intenzione perfettamente sintetizzata dalla splendida azione personale di Lookman che al 51’ recupera palla sulla trequarti, di potenza si lascia alle spalle Bereszynski e una volta arrivato al limite dell’area scocca un mancino che si insacca sul primo palo, alle spalle di un Caprile non impeccabile in copertura. Il 2-0 mette ancor più in discesa per gli uomini di Gasperini che si gioca la carta del triplo cambio inserendo in un solo slot Kolasinac, Ederson e Hateboer, facendo di conseguenza scalare Zappacosta sulla corsia di sinistra per far posto ad Hateboer e Scalvini che va a fare il braccetto di destra nel terzetto difensivo. Tre cambi anche per Nicola che rivoluziona la fase offensiva con gli inserimenti di Kovalenko, Caputo e Marin per Niang, Fazzini e Grassi.
La girandola di sostituzioni non inverte però l’inerzia del match, perché a dettare il ritmo sono sempre gli orobici, che al 63’ arrivano addirittura ad un passo dal tris con l’incornata – troppo debole – di Marin. Viste le perduranti difficoltà palesate dall’Empoli nel cercare di mettere granelli di sabbia negli ingranaggi della gestione del pallone dell’Atalanta, Nicola decide di giocarsi anche la carta Cancellieri passando di fatto al modulo con il tridente, ma persino quest’ultima mossa non porta i frutti sperati (troppo velleitario il tentativo di Marin sulla ripartenza lanciata all’80’ da Caputo) perché nel rettilineo finale di gara i padroni di casa si limitano a gestire ritmi e risultati senza correre grossi rischi. Il tabellino: Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Hien, Djimsiti (dal 56’ Kolasinac); Zappacosta, De Roon (dal 56’ Ederson), Pasalic, Ruggeri (dal 56’ Hateboer); Miranchuk (dal 73’ Koopmeiners), Lookman (dall’84’ Lookman); Tourè. All. Gasperini Empoli (3-4-2-1): Caprile; Bereszynski, Walukiewicz (dal 24’ Cacace), Luperto; Gyasi, Grassi (dal 62’ Marin), Maleh (dal 74’ Cancellieri), Pezzella; Fazzini (dal 62’ Kovalenko), Cambiaghi; Niang (dal 62’ Caputo). All. Nicola Marcatori: Pasalic (43’ R), Lookman (51’). Note – Ammonizioni: Luperto, Kov
alenko, Scalvini.
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