Atalanta, i titolari sono in affanno. Gasperini non vola con i cambi

Un punto nelle ultime tre partite e frenata per la corsa Champions: nei confronti diretti la Dea non ha brillato

di FABRIZIO CARCANO -
5 marzo 2024
Atalanta, i titolari sono in affanno. Gasperini non vola con i cambi

Atalanta, i titolari sono in affanno. Gasperini non vola con i cambi

Frenata Atalanta nella corsa Champions. Un solo punto nelle ultime tre giornate. E uno scivolo dal quarto posto, con il Bologna ora lontano cinque lunghezze, al sesto, a quota 46, con la Roma davanti di un punto. E dietro sta rientrando il Napoli. Frenata ovviamente da tarare sul calendario intenso e sul valore degli avversari: tre partite in otto giorni, due trasferte consecutive sui campi di Milan e Inter, poi il confronto diretto contro il Bologna. Era un percorso a ostacoli e l’Atalanta è inciampata due volte su tre.

Meno negativa la prova contro il Milan, anche se solo le parate clamorose di Carnesecchi hanno salvato il pareggio, negativa quella con l’Inter e negativa solo nel secondo tempo quella interna contro il Bologna in cui la Dea, dopo un primo tempo dominato, ha però finito la benzina nella ripresa facendosi ribaltare dall’1-0 all’ 1-2. Ora la squadra nerazzurra è attesa da un altro tour de force: domani sera la trasferta a Lisbona per l’andata degli ottavi di finale di Europa League, domenica la trasferta in casa della Juventus, la settimana prossima i due impegni casalinghi contro lo Sporting e la Fiorentina. Una partita dietro l’altra, ma la Dea ha l’organico al completo per fare turn over.

Il problema è che i cambi non riescono a dare la stessa qualità e intensità dei titolari spremuti: dietro i veterani Toloi e Palomino non giocano da mesi per problemi muscolari e Hien non trova spazio, così alla fine i tre titolari Djimsiti-Scalvini-Kolasinac giocano sempre, anche se acciaccati. In mediana con Pasalic al posto di De Roon con l’Inter e di Ederson con il Bologna sono arrivate due sconfitte. E davanti Scamacca non incide entrando a gara in corso e Tourè non è ancora entrato nelle rotazioni, per cui devono fare gli straordinari De Ketelaere, in calo nell’ultima settimana, Miranchuk e il ritrovato Lookman. Anche sulle corsie si alternano in tre per due posti, perché Hateboer non sta ingranando e Bakker resta fuori dalle rotazioni. Questa la situazione di un’Atalanta che sta pagando dazio al giocare ogni tre giorni, quasi sempre con gli stessi titolari, come era accaduto tra ottobre e novembre.

La corsa Champions però resta aperta, considerando anche l’ipotesi concreta che l’Italia possa avere anche una quinta qualificata, ma si complica per la Dea che dovrà recuperare cinque punti al Bologna che ha anche il vantaggio nello scontro diretto. Confronti diretti che sono il problema dei nerazzurri: due sconfitte con l’Inter, due sconfitte con il Bologna, sconfitte con Fiorentina, Lazio (all’andata), Napoli e Torino e appena nove punti raccolti battendo Milan e Lazio (al ritorno) e pareggiando con Juventus, Roma e Milan. Ma ora l’Atalanta pensa solo alla trasferta a Lisbona dove i nerazzurri hanno già vinto nel girone eliminatorio, il 5 ottobre, per 2-1, dominando il primo tempo con le reti di Scalvini e Ruggeri, soffrendo poi nella ripresa il parziale recupero dei portoghesi.

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