Atalanta-Genoa 5-1: goleada nerazzurra nel segno del grande ex Retegui

La banda Gasperini dilaga con la punta della Nazionale: vanno in rete anche Ederson e De Roon, mentre tra i rossoblù si salva solo Ekhator

di GIUSY ANNA MARIA D'ALESSIO -
5 ottobre 2024
Mateo Retegui (foto Ansa)

Mateo Retegui (foto Ansa)

Bergamo, 5 ottobre 2024 - Spesso si parla delle fatiche e delle scorie lasciate dalla Champions League. Poi c'è l'Atalanta, che si conferma una macchina che più gioca e segna e più si potenzia: dopo il tris rifilato allo Shakhtar Donetsk, i nerazzurri travolgono con un pokerissimo il Genoa. Segnano Ederson e De Roon ma, soprattutto, segna, e lo fa per ben 3 volte, il grande ex Retegui, che ci mette lo zampino anche con un assist, facendo malissimo alla squadra che l'ha lanciato in Serie A. Mentre la banda Gasperini, altro ex di giornata, continua a scalare la classifica, gli ingranaggi dei rossoblù, che nel finale con Ekhator si regalano il gol della bandiera, sembrano essersi pericolosamente inceppati.

Le formazioni ufficiali

Gasperini lancia un 3-4-2-1 aperto da Carnesecchi, protetto da De Roon, Hien e Kolasinac, con Bellanova e Zappacosta sulle bande e la coppia Ederson-Pasalic al centro del campo: l'unica punta è Retegui, assistito da De Ketelaere e Lookman. Gilardino replica con un 3-5-2 che tra i pali vede Gollini, con De Winter, Bani e Vasquez in difesa e Miretti, Bohinen e Thorsby sulla mediana: i quinti sono Zanoli e Martin, mentre in attacco figurano Vitinha e Pinamonti.

Primo tempo

 Il primo pericolo del match è di marca Atalanta e arriva al 6', quando De Ketelaere serve De Roon, che poco prima aveva anticipato alla grande Pinamonti, cercato da un'imbeccata di Thorsby: l'olandese mette in mezzo per Lookman, che gira la palla di poco sopra la traversa. Per il resto, i nerazzurri faticano a penetrare nel castello difensivo rossoblù, che però vacilla ancora al 14', quando Lookman mette in mezzo un corner e arma il colpo di testa di poco fuori bersaglio di Hien. Anche il Genoa batte un colpo in attacco: al 17' al termine di una mischia nell'area di casa, prima De Winter (due volte di testa) e poi Bani (in mezza rovesciata) provano a sbrogliare la matassa in favore della propria causa. La matassa si sbroglia per l'Atalanta, che passa meritatamente in vantaggio al 24', quando Ederson lancia in verticale Lookman, che a sua volta serve Retegui, bravo a saltare Vasquez e a battere Gollini in scivolata. Il Genoa prova a reagire con un cross di Martin per Pinamonti, che colpisce male la palla, che diventa una pezza bagnata per Carnesecchi. Sul ribaltamento di fronte De Ketelaere pesca Lookman, che controlla e calcia: Gollini in uscita stavolta salva tutto. Al 38' Lookman converge e serve Retegui, ma stavolta l'assist non è vincente, perché l'ex di turno sparacchia il pallone malamente sul fondo. Al 41' il solito Lookman va ancora da Retegui, che stavolta fa una sponda intelligente per Kolasinac, che incrocia il mancino senza andare a bersaglio. Nell'unico minuto di recupero concesso dall'arbitro Chiffi i nerazzurri vanno a un passo dal gol del raddoppio con Pasalic, che di testa gira a un soffio dal palo la punizione battuta da De Roon prima del duplice fischio che manda le squadre negli spogliatoi.

Secondo tempo

Spogliatoi dove resta Bani, rimpiazzato da Vogliacco con l'obiettivo di puntellare un reparto arretrato che nel primo tempo ha sofferto molto le folate offensive dei padroni di casa. Invece niente da fare, perché al 50' lo spietato ex Retegui si fionda sulla respinta così così di Gollini sul precedente bolide di Ederson, servito dall'ennesimo recupero di Pasalic. Ancora Retegui al 54' guadagna una punizione da ottima zolla dopo una lotta con Thorsby, che nell'occasione trattiene il pallone in mezzo alle gambe: della battuta se ne incarica Lookman, che arma il colpo di testa molto insidioso di Hien. L'Atalanta insiste a caccia del tris e al 60' lo cala con Ederson con una sassata dal limite preceduta dal suggerimento di tacco di Retegui, oggi un vero e proprio fattore micidiale. I Gasperini boys insistono e al 62' mandano al tiro, con esito nefasto, Pasalic, rifornito da una bella cavalcata di Kolasinac. Poco dopo si ripete invece l'asse dell'ultimo gol: sponda di Retegui per Ederson, ma stavolta Gollini ci mette una pezza. Gilardino cambia ancora, forse con l'obiettivo più che altro di limitare i danni: dentro Ekhator e Melegoni per Pinamonti e Miretti. Gasperini dà invece riposo a qualche big: scendono Lookman e De Ketelaere e salgono Zaniolo e Samardzic. Al 67' Retegui sfiora la tripletta quando, su cross di Zappacosta, brucia Vasquez e di testa spara di poco alto. Proprio Samardzic prova subito a unirsi alla festa del gol con il solito mancino al vetriolo: una deviazione di Vogliacco quasi beffa Gollini, che invece è reattivo e risponde alla grande. Il pericolo sembra scampato e invece, dopo segnalazione dal VAR, viene segnalato un tocco di mano del difensore rossoblù: per Chiffi è rigore e al 74' sul dischetto si presenta Retegui, che incrocia spiazzando Gollini, firmando così la sua personale tripletta. Chiusa la pratica, Gasperini dà minuti anche a Sulemana e Palestra, che subentrano a Ederson e Bellanova. Al 77' è il palo a salvare un Genoa ormai in bambola: Retegui, sempre lui, serve Zaniolo, che controlla e calcia sul montante. All'80' niente più salva gli ospiti, che cadono ancora quando De Roon trova una traiettoria perfetta sulla ribattuta di Vasquez a un calcio d'angolo battuto da Samardzic. Uno sconsolato Gilardino si gioca la carta Norton-Cuffy per Martin, mentre Gasperini lancia Vlahovic per Retegui. All'83' il Genoa si regala il gol del bandiera con Ekhator, che con una botta al volo capitalizza al meglio il suggerimento di Melegoni. L'ultima mossa di Gilardino è Ankeye per Vitinha ed è di fatto l'ultima modifica al tabellino prima che Chiffi, dopo 5' di recupero, fischi tre volte, suggellando il trionfo dell'Atalanta e la debacle del Genoa.

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