Impresa Atalanta, è semifinale di Europa League. Gasperini: “Orgogliosi”

La Dea porta a termine l’impresa ed elimina il Liverpool: l’Atalanta fa la storia dopo 36 anni. Gasperini si gode il capolavoro: "Squadra unita"

di MANUEL MINGUZZI -
18 aprile 2024
Gian Piero Gasperini allenatore dell'Atalanta

Gian Piero Gasperini allenatore dell'Atalanta

Bergamo, 18 aprile 2024 - Quella semifinale di Coppa Coppe del 1988 sembrava un tabù difficilmente scalfibile e anche in piena pandemia il Psg eliminò la Dea ad un passo dalla semifinale di Champions League, ma quattro anni dopo, la vittoria nel doppio confronto con il Liverpool cancella tutto e regala a Bergamo una serata storica. Ora l’Atalanta vede più da vicino una coppa che l’Italia non ha mai vinto e assieme alla Roma cercherà di arrivare al bersaglio grosso. Prima, però, è il momento di godersi la festa, perché serate così non capitano spesso.  

Gasperini: “Vale come un trofeo”

L’aveva detto alla vigilia che sarebbe potuta diventare una giornata storica per l’Atalanta e così è stato. Gian Piero Gasperini, dopo lo zero a tre di Anfield, si gode la nottata magica di una Atalanta in semifinale di una coppa europea e dopo aver eliminato la favorita Liverpool: “Siamo molto felici, anche per aver dato un bel contributo al ranking - il suo commento - Abbiamo eliminato una grande squadra e un grande allenatore con due partite in cui abbiamo messo dentro tutto. Il rigore? Ho pensato che in questa stagione ce ne hanno fischiati parecchi e ho pensato a una serata storta, invece la squadra ha reagito bene e con un po’ più di lucidità avremmo potuto anche fare gol. C’è stata grande intensità e abbiamo scelto di andare a prenderli alti”. Per Gasperini una delle serate più belle e importanti della carriera, forse la più importante di tutte: “Capolavoro? Penso che nella mia carriera non ci sono coppe ma tante medaglie. Ci teniamo ad alzare un trofeo, non ci sono dubbi, la squadra è compatta e nell’intervallo ai ragazzi ho chiesto ai ragazzi cosa sentivano di fare e loro hanno voluto continuare a pressare alto. Nel secondo tempo non abbiamo rischiato e questo mi rende molto orgoglioso e per me vale come n trofeo. Quando vai oltre alle tue possibilità non c’è molto da dire”. Tra i grandi protagonisti c’è stato Djimsiti, praticamente un muro invalicabile in difesa. Il centrale nerazzurro ha parlato così a Sky nel post partita: “C’è grande orgoglio e felicità - le sue parole - Tutta Bergamo aspettava questa partita, la gente ci fermava per strada e ci incoraggiava. Abbiamo fatto la storia e i tifosi sono stati una spinta in più. Il rigore iniziale? E’ stato un momento difficile, ma abbiamo reagito bene. Solo i primi venti minuti abbiamo sofferto sulle palle lunghe e dopo siamo riusciti a prendere le misure creando occasioni”. E l’Atalanta resta in corsa su tre fronti, con la missione di trovare una grande spinta da questa impresa: “Siamo in corsa su tre fronti? E’ una spinta e questa partita ci deve dare fiducia. Nelle ultime partite di campionato non abbiamo fatto bene e dobbiamo sfruttare questa partita per riprendere la marcia anche in campionato”.

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