Bergamo, la notte della verità. Prova del 9 dopo otto vittorie di fila. Nerazzurri a pochi passi dalla vetta ma nessuno soffre di vertigini
Gasperini sconta il secondo turno di squalifica, come all’Olimpico con la Roma in panchina va il vice Gritti. L’ex Pasalic favorito su Samardzic come trequartista. Davanti De Ketelaere e Lookman, in panchina Retegui. .

Gasperini sconta il secondo turno di squalifica, come all’Olimpico con la Roma in panchina va il vice Gritti. L’ex Pasalic favorito su Samardzic come trequartista. Davanti De Ketelaere e Lookman, in panchina Retegui. .
Due big match stellari in quattro giorni al Gewiss Stadium, contro le due squadre più blasonate del calcio mondiale. Stasera il Milan, con le sue sette Champions sulla manica della maglia rossonera, martedì sera il Real Madrid, con le sue quindici coppe dalle grandi orecchie. L’Atalanta, che ormai da diverso tempo ha smesso di soffrire di vertigini da altissima quota, si prepara a questo doppio impegno con la solita filosofia gasperiniana: una partita alla volta, pensando solo a quella, facendo giocare i migliori per vincerla.
Testa solo al Milan. Battere il Diavolo significherebbe mettere un altro tassello pesante nella corsa per lo scudetto, mantenendo quanto meno il secondo posto solitario in classifica, per poi arrivare con la giusta serenità alla sfida attesissima di martedì contro i Galacticos. Dea che sta vivendo un momento di forma strepitosa iniziato esattamente un anno fa, proprio contro il Milan, sempre in un Gewiss Stadium sold out come stasera. Lo scorso 9 dicembre un’Atalanta ammaccata, dopo tre sconfitte e un pareggio in un mese nerissimo (forse il peggiore in assoluto della gestione Gasp) affrontava il Diavolo guardando la classifica dal basso dell’ottavo posto, con un ritardo già importante dalle prime 4/5. Era una partita chiave, di svolta con il senno di poi: il gol al 94’ di tacco di Muriel ha di fatto cambiato la stagione nerazzurra, con la triplice galoppata fino al trionfo europeo di Dublino, alla finale di Coppa Italia e al quarto posto in campionato. Un anno d’oro, con valanghe di gol e pochissime vere sconfitte, fino alla striscia attuale, peraltro nata quasi analogamente: il 28 settembre un’Atalanta in cantiere dopo la rivoluzione sul mercato di fine agosto, partita con tre sconfitte su cinque, stava perdendo a Bologna, fino al gol di Samardzic al 90’ a evitare in extremis il quarto ko. Da allora undici vinte e una pareggiata (contro il Celtic) su dodici, una marcia trionfale da 34 punti con 36 gol segnati e appena 5 subiti.
Tra i nerazzurri stasera mancheranno Cuadrado, fermato da un risentimento muscolare, oltre a Zappacosta e ovviamente a Scamacca, out fino a febbraio. Gasperini - che sconterà la sua seconda e ultima giornata di squalifica seguendo il match dalla tribuna - ha abbondanza di scelta in ogni reparto. Ha sette difensori per tre posti e diverse soluzioni davanti con sei giocatori offensivi per altre tre caselle. Probabilmente il tecnico di Grugliasco opterà per il trequartista, con Pasalic ex di turno favorito su Samardzic per avere più pressing sul portatore di palla avversario, dietro ai due attaccanti di movimento, De Ketelaere e Lookman, destinando inizialmente il cannoniere Retegui in panchina con Zaniolo.
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