L'Atalanta sbatte contro un Cagliari tutto cuore: al Gewiss Stadium finisce 0-0

I nerazzurri non riescono ad aprire la scatola difensiva dei mai domi rossoblù e devono accontentarsi di un solo punto che frena le ambizioni scudetto

di M ATTEO AIROLDI
15 febbraio 2025
Un'azione tra il giocatore del Cagliari Roberto Piccoli e l'avversario dell'Atalanta Isak Hien

Un'azione tra il giocatore del Cagliari Roberto Piccoli e l'avversario dell'Atalanta Isak Hien

Bergamo, 15 febbraio 2025 – L’Atalanta sbatte contro un Cagliari mai domo e al Gewiss Stadium non va oltre lo 0-0 in uno degli anticipi del 25° turno di Serie A. Un pari che rischia di frenare prepotentemente le ambizioni scudetto dei nerazzurri, i quali hanno forse pagato a prezzo troppo caro le scorie del beffardo ko nell’andata dei playoff di Champions League contro il Club Brugge. Sin dal primo tempo, gli orobici sono infatti apparsi poco brillanti e incisivi al cospetto di un Cagliari che si è difeso con grande ordine, non concedendo grosse occasioni agli avversari. La sostanza non è di fatto cambiata nella ripresa, in cui il Cagliari non ha mostrato alcun timore reverenziale e si è addirittura affacciato con più costanza nella metà campo dei nerazzurri che, nonostante l’inserimento di diversi titolari da parte di Gasperini, non hanno saputo scalfire il muro difensivo dei rossoblù, rendendosi realmente pericolosi soltanto nel finale con una conclusione del neoentrato Vlahovic, neutralizzata dal grande intervento di Caprile che ha definitivamente salvato il risultato.  

Le scelte di Gasperini e Nicola

Gasperini non rinuncia al modulo con la difesa a tre ma attua un importante turnover visti anche gli impegni di Champions sullo sfondo: tra i pali della porta nerazzurra torna Carnesecchi. Toloi, Hien e il neoarrivato Posch sono i tre centrali di difesa. Sulle fasce ci sono Cuadrado e Ruggeri, mentre in mediana viene concesso un po’ di riposo ad Ederson e De Roon, sostituiti da Sulemana e Pasalic che potrebbe scambiarsi di posizione con Samardzic e Brescianini, inizialmente schierati sulla trequarti alle spalle della punta Retegui. Parte invece con un 4-3-3 pronto a trasformarsi in 4-5-1 in fase di non possesso il Cagliari di Nicola: davanti al portiere Caprile ci sono Zappa, Mina, Luperto e Augello. Zortea e Adopo agiscono invece in mediana, al fianco del centrale Makoumbou. Davanti, infine, il tridente formato da Deiola, Felici e Piccoli.

Primo tempo

Gli uomini di Gasperini provano subito a prendere in mano il pallino del match con una fitta rete di passaggi, dando ampiezza al gioco con gli esterni, ma il Cagliari – grazie a una difesa che in non possesso è addirittura a cinque – si copre con grande accortezza e compattezza per poi cercare di sfruttare gli spazi e la velocità di Felici in ripartenza. Occasioni concrete, però, per gli isolani non ne arrivano e così il match resta avaro di emozioni e sussulti fino alla mezz’ora quando la squadra di Gasperini, che inverte le posizioni di Brescianini e Cuadrado spostando il colombiano sul lato sinistro del campo, riesce ad alzare ritmi e baricentro arrivando per la prima volta al tiro nello specchio al 35’ con Samardzic, su cui Caprile sa farsi trovare pronto senza correre eccessivi rischi. I nerazzurri continuano ad attaccare senza soluzione di continuità, ma difettano sul piano della qualità e della concretezza in fase di finalizzazione e così, eccezion fatta per un'altra conclusione dal limite di Toloi che finisce alta e non lontana dall’incrocio dei pali della porta avversaria, non riescono a creare grossi pericoli dalle parti della retroguardia cagliaritana che riesce così a preservare lo 0-0 al termine del primo tempo.

Secondo tempo

Dopo l’intervallo Gasperini sceglie di mescolare le carte inserendo De Ketelaere, che prende il posto va a posizionarsi a ridosso di Retegui, e passando di fatto uno schieramento con la difesa a quattro che può diventare addirittura a cinque. È però il Cagliari a ripartire con miglior atteggiamento e maggior convinzione. Gasperini dopo appena 10’, decide allora di attingere nuovamente dalla panchina e getta nella mischia Palestra e Vlahovic per Cuadrado e Retegui. Al gol annullato al 59’ a Brescianini per carica di Posch ai danni di Caprile, il Cagliari replica con le conclusioni di Deiola e Zortea, murate dalla difesa avversaria. Nel complesso, però, la gara resta tatticamente bloccata fino ai minuti conclusivi quando la “Dea” trasforma – tardivamente – la sua pressione in un vero e proprio assedio che trova il suo culmine nella conclusione di Vlahovic all’89’ – su cui Caprile si supera con un intervento clamoroso – e nel tiro a giro di Pasalic pochi istanti più tardi, che si spegne di poco sul fondo. Il Cagliari riesce però a stringere i denti e a resistere fino al triplice fischio finale di Marchetti portando a casa dal Gewiss Stadium un punto preziosissimo. Il tabellino: Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Toloi, Hien, Posch; Cuadrado (dal 55’ Palestra), Sulemana (dal 73’ De Roon), Pasalic, Ruggeri; Samardzic (dal 45’ De Ketelaere), Brescianini (dal 66’ Ederson); Retegui (dal 55’ Vlahovic). All Gasperini. Cagliari (4-3-3): Caprile; Zappa, Mina, Luperto, Augello; Zortea, Makoumbou, Adopo; Deiola (dal 79’ Marin), Felici (da 66’ Coman), Piccoli (dal 90’ Pavoletti). All Nicola. Marcatori: - Note – Ammonizioni: Hien, Coman.

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