Atalanta a lieto fine: il primato in classifica costruito negli ultimi 30 minuti delle partite
Sedici partite su diciassette risolte nella mezzora finale a favore dei bergamaschi che fanno valere la profondità della rosa. Quasi tutti i gol e assist firmati da giocatori subentrati
Bergamo – Nell’exploit dell’ultimo trimestre dell’Atalanta capolista della serie A c’è un dato che risalta su tutti: isolando solo i trenta/trentacinque minuti finali la Dea ha sempre vinto il parziale dell’ultima mezz’ora. Dal 28 settembre sedici partite su diciassette (va escluso solo lo 0-0 di ottobre contro il Celtic) in cui la squadra di Gasperini ha vinto il parziale finale dei match. Restando all’ultimo mese, guardando il risultato al 60’, l’Atalanta pareggiava 0-0 a Roma e ha vinto 2-0, pareggiava 2-2 contro il Milan e ha vinto 3-2, perdeva 1-3 contro il Real Madrid e ha perso 2-3 (dunque vincendo 1-0 l’ultima mezz’ora), pareggiava 0-0 a Cagliari e ha vinto 1-0, vinceva 4-0 contro il Cesena e ha vinto 6-1, pareggiava 2-2 contro l’Empoli e ha vinto 3-2 e ieri sera perdeva 1-0 contro la Lazio e ha pareggiato 1-1. Del resto questa striscia era iniziata tre mesi fa in maniera analoga a Bologna, sotto 1-0 al 60’ e pareggio nel finale con Samardzic. Contro il Monza la Dea al 60’ era 0-0 e ha vinto 2-0, contro l’Udinese tempi leggermente anticipati, sotto 0-1 fino al 55’ e ribaltamento con gol al 56’ e 60’, a Parma al 60’ i nerazzurri erano sul 2-1 e hanno vinto 3-1, a Napoli erano sul 2-0 a mezz’ora dalla fine e hanno poi vinto 3-0. Discorso analogo in Champions, anche qui con leggero anticipo sul cronometro: i bergamaschi a Stoccarda erano 0-0 al 50’ e hanno vinto 2-0, a Berna erano sul 4-1 al 55’ e hanno poi vinto 6-1, quindi il parziale vinto nell’ultima mezz’ora contro il Real. Un dato da tenere in considerazione, perché significa che negli ultimi 30-35 minuti l’Atalanta non subisce mai gol veri (li ha subiti nel cosiddetto ‘garbage time’ ovvero quando il risultato erano acquisito, contro Genoa e Cesena) e ne fa sempre almeno uno. Una differenza nei finali di gara dovuta alla profondità della panchina: del resto quasi tutti i gol o gli assist sono arrivati da giocatori entrati a gara in corso.
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