Atalanta-Fiorentina 2-3: niente terzo posto per la Dea. Scalvini, brutto infortunio

A segno Belotti (doppietta), Lookman, Nico Gonzalez e Scalvini (poi uscito per un brutto infortunio al ginocchio)

di MATTEO AIROLDI -
2 giugno 2024
Giorgio Scalvini esce dal campo sofferente

Giorgio Scalvini esce dal campo sofferente

Bergamo, 2 giugno 2024 – Cala il sipario sulla Serie A 2023-2024 con il successo della Fiorentina che, nel recupero della gara valida per la 29^ giornata – rinviata a causa del malore che ha poi portato alla morte del direttore generale viola Joe Barone –, sbanca il Gewiss Stadium battendo con un pirotecnico 3-2 l’Atalanta, la quale vede sfumare la possibilità di chiudere la stagione al terzo posto. Succede tutto nel primo tempo: i viola provano infatti a mandare in archivio la delusione per la sconfitta in finale di Conference League partendo forte e al 6’ sbloccano la situazione con il colpo di testa vincente di Belotti. Il vantaggio toscano dura però appena 6’ minuti, perché al 12’ arriva il pareggio di Lookman, bravo a superare il giovane Martinelli con un preciso colpo sotto. I primi botti di uno scoppiettante primo tempo, che prosegue con il nuovo sorpasso viola, arrivato al 19’ grazie alla girata al volo di sinistro di Nico Gonzalez. L’Atalanta incassa e risponde con il nuovo pari di Scalvini al 32’, ma proprio all’ultimo respiro Belotti firma la doppietta personale e riporta avanti i toscani, i quali nella ripresa resistono agli assalti dell’Atalanta – rimasta orfana dell'autore del momentaneo 2-2 per un brutto infortunio al ginocchio subito nel finale, e conducono in porto la vittoria.

Le scelte di Gasperini e Italiano

Gasperini ripropone il consolidato 3-4-2-1: nel pacchetto difensivo davanti a Carnesecchi assente Kolasinac, messo ko da un problema al ginocchio. I tre centrali sono quindi Toloi, Hien e Scalvini. Holm e Ruggeri sono invece gli esterni di un centrocampo completato dalla coppia di centrali formata da Ederson e Pasalic. In attacco, invece, panchina per Scamacca con De Ketelaere che parte dal 1’, supportato sulla trequarti da Koopmeiners e Lookman. La grande novità nello scacchiere viola di Italiano, che in quella che potrebbe essere la sua ultima gara sulla panchina della Fiorentina conferma solo quattro titolari della finale di Conference persa ma punta ancora sul collaudato 4-2-3-1, è l’esordio assoluto in Serie A del portiere classe 2006 Martinelli. A sua protezione, la linea a quattro di retroguardia è composta da Kayode, Martinez Quarta, Ranieri e Biraghi. Davanti alla difesa, con compiti di impostazione e frangiflutti, ci sono Biraghi e Duncan, mentre il terzetto formato da Nico Gonzalez, Beltran e Castrovilli agisce alle spalle della punta Belotti.

Primo tempo

Bastano meno di 7’ alla Viola per scrollarsi di dosso le scorie di Atene e per sbloccare la gara: i toscani non si lasciano infatti intimorire dalla pressione sui portatori di palla operata dai padroni di casa e passano in vantaggio grazie a Belotti che, con tempismo perfetto, si inserisce alla tra i centrali nerazzurri e, raccogliendo il cross scoccato dal lato sinistro della trequarti da Castrovilli – lasciato troppo libero di calciare –, sigla di testa lo 0-1. Il vantaggio toscano dura però lo spazio di pochi minuti, perché la reazione atalantina è veemente e porta al pareggio, al 12’, di Lookman: l’attaccante nigeriano, imbeccato in profondità da un filtrante con il contagiri di De Ketelaere, si presenta a tu per tu con Martinelli e lo supera con un preciso e delicato scavetto che finisce sul fondo della rete. Il match prende così improvvisamente quota e, tra continui cambi di fronte e ritmi frizzanti, cambia di nuovo padrone al 19’, quando la Fiorentina ritorna in vantaggio con il gol di Nico Gonzalez, il quale sfrutta appieno un traversone dalla fascia mancina di Biraghi e, approfittando di una difesa atalantina ancora una volta troppo passiva in marcatura, insacca il pallone con una girata mancina che accarezza il palo interno alla sinistra dell’incolpevole Carnesecchi. L’ennesimo svantaggio non scompagina comunque i piani degli uomini di Gasperini, i quali – spinti dal tifo del Gewiss Stadium, incessante al pari della pioggia che sferza il campo di casa dei bergamaschi – non rinunciano ad attaccare tenendo il pallino del gioco tra i piedi con un fitto fraseggio e al 32’ vengono premiati dalla rete del 2-2 siglata da Scalvini, bravo a sorprendere Martinelli con un destro rasoterra dal limite, che si infila nell’angolino basso del primo palo. I fuochi d’artificio di un bellissimo primo tempo non sono però finiti perché, dopo una buona occasione capitata sui piedi di Lookman, fermato dall’ottimo intervento di Quarta, la Fiorentina risale di colpi chiudendo in vantaggio la frazione grazie al secondo gol di Belotti che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, segna di destro a pochi passi dalla porta avversaria risolvendo un flipper in area.

Secondo tempo

Si riparte senza cambi e con un Fiorentina abile nel riprendere in mano il bandolo della matassa di fine primo tempo, sfiorando il poker con Duncan che, lanciato in verticale da Martinez Quarta, supera Carnesecchi ma si defila troppo calciando sul fondo di un soffio. La replica nerazzurra è affidata al destro di Pasalic, il quale da dentro l’area scheggia la traversa al 53’. Una fiammata che anticipa di un paio di minuti i primi cambi di Gasp, che al 56’ getta nella mischia Miranchuck e Scamacca, per Holm e Lookman, passando di fatto al modulo con la difesa a quattro e tre suggeritori alle spalle di Scamacca. I nuovi innesti ridanno brio alla manovra nerazzurra e al 63’ confezionano un’occasione da rete colossale per la “Dea”: a non concretizzarla è il fantasista russo, che raccoglie lo scarico rasoterra dell’attaccante, supera un avversario e la piazza con il piatto sinistro sfiorando il palo alla destra di Martinelli. Fuori di un soffio anche l’incornata di Koopmeiners al 68’, mentre la Fiorentina risponde con il colpo testa a palombella di Nico Gonzalez, il, quale costringe Carnesecchi agli straordinari per alzare la palla sopra la traversa. Grazie anche ai cambi operati da Italiano, che inserisce Infantino, Kouamé e Ikoné, la Viola prova ad alleggerire la pressione e a spezzare i ritmi imposti dall’Atalanta, la quale all’82’ perde per un brutto infortunio al ginocchio Scalvini. Una tegola pesantissima per gli orobici, che in pieno recupero – pur molto scossi per l’accaduto – provano senza successo a rimettere in discussione il risultato sfiorando il pari con il colpo di testa di Scamacca, alzato sopra la traversa dall’intervento provvidenziale di Martinelli.

Il tabellino

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Toloi (dal 75’ Djimsiti), Hien, Scalvini (dall’83’ Hateboer); Holm (dal 56’ Miranchuk), Ederson, Pasalic, Ruggeri; Koopmeiners; Lookman (dal 56’ Scamacca); De Ketelaere (dal 75’ El Bilal Touré). All. Gasperini.

Fiorentina (4-2-3-1): Martinelli; Kayode (dall’87’ Faraoni), Martinez Quarta, Ranieri, Biraghi; Maxime Lopez, Duncan (dal 77’ Infantino); Nico Gonzalez (dall’87’ Barak), Beltran (dal 77’ Ikoné), Castrovilli (dal 66’ Kouamé); Belotti. All. Italiano.

Marcatori: Belotti (6’ e 45’), Lookman (12’), Nico Gonzalez (19’), Scalvini (32’).

Note –  Ammonizioni: Martinez Quarta, Ranieri.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su