Lazio supera Atalanta al Gewiss: Isaksen riaccende le speranze Champions

La Lazio batte l'Atalanta 1-0 al Gewiss Stadium, grazie a un gol di Isaksen, e rilancia le ambizioni Champions.

di FABRIZIO CARCANO
7 aprile 2025
Gustav Isaksen segna il goal dello 0-1 a Bergamo bucando la difesa del portiere dell’Atalanta. Marco Carnesecchi

Gustav Isaksen segna il goal dello 0-1 a Bergamo bucando la difesa del portiere dell’Atalanta. Marco Carnesecchi

L’Atalanta ha spento la luce, la Lazio torna a volare. Lo scontro diretto al Gewiss Stadium rilancia le ambizioni di Champions della squadra di Baroni che vince per 1-0 con merito al Gewiss Stadium, con una rete in contropiede di Isaksen e dimezza il distacco dalla Dea, portandosi a 55 punti, a tre lunghezze dalla squadra di Gasperini. Che da tre partite non segna e non fa gol. Tre giornate fa l’Atalanta si giocava lo ‘spareggio scudetto’ contro l’Inter staccata di soli tre punti dai milanesi, adesso il ritardo dalla capolista è di dieci lunghezze e il vantaggio sulle inseguitrici si sta assottigliando in maniera preoccupante.

E ora il calendario per i nerazzurri prevede un altro scontro diretto domenica prossima, sempre al Gewiss, contro il Bologna, e poi la trasferta pasquale al Meazza in casa del Milan. Dea smarritasi sul più bello, dopo la notte del trionfale 4-0 alla Juventus: da allora Lookman e Retegui sono spariti dal gioco e non sono più arrivati gol. E dietro sono arrivati gli errori: quello sciagurato di otto giorni fa a Firenze di Hien, quello di ieri pomeriggio, corale, ancora su contropiede da rinvio del portiere laziale Mantas, con sempre Hien, solo, mal posizionato, che non ha potuto stoppare Dele-Bashiru che di testa ha servito l’assist per il neo entrato Isaksen, chirurgico nel realizzare il gol partita al minuto 54.

L’episodio che ha svoltato la partita, dopo che quattro minuti prima l’Atalanta aveva sfiorato il vantaggio con un tocco da due passi di Retegui neutralizzato da una prodezza di Mantas. Emozioni solo nella ripresa dopo un primo tempo con squadre corte, chiuse, con la Dea a pressare, ma senza l’intensità avuta fino a gennaio, e l’Aquila in controllo difensivo, con qualche ripartenza. Poi l’infortunio muscolare di Nuno Tavares e l’ingresso di Pellegrini, positivo a sinistra, e nell’intervallo quello di Isaksen, rivelatosi l’uomo partita: il danese ha poi affondato da destra per tutta la ripresa, costruendo gioco e cross.

Atalanta incapace di reagire una volta sotto se non con una mischia pericolosa nel finale: Gasperini ha rimescolato le carte offensive gettando nella mischia prima De Ketelaere, impalpabile, poi gli altrettanto impalpabili Maldini e Samardzic, quindi Bresciani, che di testa ha sfiorato la rete. Troppo poco per raddrizzare l’ennesima gara casalinga da dimenticare per la Dea che in questo 2025 al Gewiss, in sette gare di campionato, ha raccolto appena quattro punti, segnando appena quattro gol. Passando così dal sogno scudetto all’incubo di mancare l’obiettivo quarto posto. Avanti così…

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