Atalanta, un’altra prima volta: Lookman e Gasperini inseguono il pallone d’oro

Il tecnico nerazzurro: “Sono un po’ dispiaciuto che non ci sia la Dea, ma andrò io a rappresentarla perché questo è un risultato ottenuto tutti quanti insieme”

di FABRIZIO CARCANO
28 ottobre 2024
Gian Piero Gasperini e Ademola Lookman

Gian Piero Gasperini e Ademola Lookman

Bergamo, 28 ottobre 2024 – Un’altra prima volta per l’Atalanta. In un’altra prestigiosa ribalta internazionale. Stasera la Dea avrà due suoi tesserati in lizza a Parigi per i rispettivi Palloni d’oro. Ademola Lookman è tra i 30 calciatori in lizza, mentre Gian Piero Gasperini è inserito nella stretta cerchia di sei allenatori premiabili insieme a Carlo Ancelotti, Guardiola, Xabi Alonso, De la Fuente e all’argentino Scaloni, quest’ultimo ex giocatore atalantino tre decenni fa.C’è un po’ di Bergamo e di nerazzurro in questa serata di gala parigina. Non c’è l’Atalanta, ma ci sono il suo attaccante più prolifico in questo 2024 e il suo allenatore-bandiera, diventato uomo simbolo in questi otto anni e mezzo.

Gasperini sabato sera ha festeggiato le sue prime 400 panchine nerazzurre, con 207 vittorie, oltre il 51%, 94 pareggi e 99 sconfitte. Numeri da record per il 66enne tecnico di Grugliasco, che stasera rappresenterà la Dea nella capitale francese.

Andare a Parigi per il pallone d’oro e’ un traguardo meraviglioso che voglio condividere con tutti, la squadra, la società e la città. Per me è un risultato straordinario andare a questa manifestazione. Sono un po’ dispiaciuto che non ci sia l’Atalanta, ma andrò io a rappresentarla insieme a Lookman. Perché questo è un risultato ottenuto tutti quanti insieme”, ha spiegato sabato sera l’allenatore atalantino.

Ricordando come questa nomination sia un riconoscimento a tutto il lavoro e ai risultati raggiunti dall’Atalanta, vincitrice dell’ultima Europa League e ora imbattuta nella nuova Champions. Difficile che Gasp trionfi, pensando alla concorrenza del vinci tutto Ancelotti. Difficile anche per Lookman, pensando alla concorrenza di Vinicius o di Rodri, tanto per fare due nomi. Ma anche per il 27enne anglo nigeriano, l’eroe della finale di Dublino con la sua tripletta al Bayer Leverkusen, 5 gol e 5 assist da settembre in 9 presenze tra serie A e Champions, si tratta di un riconoscimento da dividere con i compagni.

“La nomination al Pallone d'Oro è qualcosa di speciale per me e per il club, è un grande momento. Sono molto felice, i successi della scorsa stagione sono stati grandiosi e bisogna continuare così", ha rimarcato sabato sera Lookman. Ricordando però che c’è un altro pallone d’oro che l’atalantino sembra avere già prenotato: quello africano. In cui è il favorito, anche per i tanti gol segnati con la sua Nigeria in Coppa d’Africa: il premio di calciatoro africano dell’Anno nel 2023 è andato al connazionale Osimhen dopo lo scudetto conquistato con il Napoli. Ora tutti pronosticano il passaggio di consegne con Lookman.

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