Retegui già a 10 gol: è il terzo marcatore in Europa dopo Lewandowski e Haaland
Il 25enne dell’Atalanta può inseguire il record di Higuain: 36 gol in 35 gare con il Napoli nel 2015-16
Bergamo – Dieci gol in nove partite. Un numero di reti segnate maggiore rispetto alle gare giocate. E’ accaduto raramente nel calcio italiano moderno, almeno dopo un numero consistente di giornate. Gli ultimi a riuscirci sono stati Ciro Immobile e Gonzalo Higuain, entrambi poi capo cannonieri con 36 gol a fine campionato, l’azzurro della Lazio nel 2019-20 con 37 presenze, l’argentino del Napoli nel 2015-16 con sole 35 presenze, dunque un gol segnato in più rispetto alle partite disputate. Da un argentino Higuain ad un argentino naturalizzato italiano, al 25enne Retegui, che potrebbe inserire quel record incredibile del Pipita. E non solo: Retegui è in piena corsa anche per la ‘Scarpa d’oro’, il titolo di miglior marcatore dei vari campionati europei. Al momento sarebbe ‘Scarpa di bronzo’ dietro a due fenomeni: l’eterno polacco Robert Lewandowski, cannoniere della Liga con 14 gol segnati con il Barcellona, e lo straripante vichingo Erling Haaland, cannoniere della Premier League con 11 gol segnati con il suo Manchester City. Dietro di loro c’è Retegui.
La corsa al trono continentale dei migliori marcatori è lunga, spesso emergono outsider di campionati minori dove segnare doppiette o triplette è molto più facile. Ma intanto c’è un dato: Retegui ha segnato praticamente sempre, ha segnato di testa, di piede, in mischia, in contropiede e dal dischetto. Una doppietta alla prima a Lecce, di testa e su rigore, un gol di testa a Torino, un gol in mischia contro la Fiorentina, poi la tripletta contro il Genoa e il gol a Venezia, prima della doppietta al Verona, con un tiro a giro da fuori e uno scavino in area.
“Sono contentissimo. Sento la fiducia dei tifosi, dei compagni, del mister e dello staff. I compagni con tanta esperienza mi hanno fatto entrare in una squadra fortissima. Devo ringraziare tutti per le tante opportunità che ho avuto, non c'è altra strada che il lavoro. Devo continuare a farlo a testa alta, con umiltà. Così le cose vanno bene", ha spiegato nel dopo partita ieri sera il bomber di San Fernando. Che al suo conto realizzativo stagionale deve aggiungere anche le due reti segnate due settimane fa con l’Italia nelle sfide ravvicinate di Nations League contro Belgio e Israele, per un bottino complessivo da 12 gol.
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