Atalanta-Torino 3-0: i nerazzurri non fanno sconti ai granata

A segno Scamacca, Lookman e Pasalic (su rigore). Festa nerazzurra in campo e sugli spalti, dopo una dura lezione di calcio agli uomini di Juric

di MATTEO AIROLDI -
26 maggio 2024
Atalanta-Torino, l'esultanza dei giocatori bergamaschi (Ansa)

Atalanta-Torino, l'esultanza dei giocatori bergamaschi (Ansa)

Bergamo, 26 maggio 2024 – Le feste e i bagordi per la storica vittoria dell’Europa League ottenuta soltanto pochi giorni fa a Dublino non fermano la corsa dell’Atalanta di Giampiero Gasperini che, davanti a un Gewiss Stadium vestito a festa, impartisce una severa lezione di calcio anche al Torino e si prende il terzo posto battendo i granata con un perentorio 3-0. Un ko che relega di conseguenza al nono posto il Toro (ai granata resta comunque qualche timida speranza di qualificazione in Conference League, a patto che la Fiorentina vinca la finale di Atene e chiuda ottava il campionato), ma soprattutto estromette la Roma dalla corsa al sesto posto in Champions League. Dopo aver lasciato nei primi 25’ l’iniziativa ai granata, che non hanno tuttavia saputo approfittarne, i nerazzurri hanno improvvisamente accelerato e hanno sbloccato il risultato con la botta di destro di Scamacca, che si è infilata nell’angolino. Un gol che ha avuto lo stesso effetto del giro di una chiave nel blocchetto di accensione di un’auto: la macchina nerazzurra si è infatti improvvisamente accesa e ha iniziato a macinare gioco. Prima dell’intervallo è quindi arrivato anche il raddoppio firmato da Ademola Lookman, che ha ribadito in rete una respinta di Gemello su tiro di Pasalic. Nella ripresa poi, gli uomini di Gasperini si sono limitati a gestire i ritmi di gara e al 71' hanno arrotondato definitivamente il risultato con il rigore trasformato da Pasalic.  

Le scelte di Gasperini e Juric

Gasperini, nonostante il pass Champions già in tasca non rinuncia ai suoi titolarissimi e punta ancora sul 3-4-3: davanti al portiere Carnesecchi il trio di centrali è ancora una volta formato da Toloi, Djimsiti e Scalvini. Le fasce sono invece di competenza di Holm e Zappacosta, con Holm e Koomeiners a presidiare la mediana. Davanti il tridente schierato in finale di Europa League contro il Leverkusen, formato da Lookman, Scamacca e De Ketelaere. Juric risponde con un 3-4-1-2 simile allo schieramento nerazzurro: la sorpresa principale nello scacchiere granata è in porta dove Gemello prende il posto di Milinkovic-Savic, fermato da un problema muscolare. A protezione dell’estremo difensore del Toro ci sono Tameze, Buongiorno e Masina. Bellanova e Ricci sono gli esterni a tutta fascia, mentre Linetty, Ilic e Vojvoda formano il trio di centrocampisti, con Ricci schierato sulla trequarti a supporto delle punte, che sono Pellegri e l’ex di giornata Zapata.

Primo tempo

I nerazzurri lasciano l’incombenza del possesso palla a un Toro che parte con la costruzione dal basso per poi cercare di rendersi pericoloso con le accelerazioni di Bellanova e Zapata, i quali al 9’, non a caso, producono il primo squillo granata con il colpo di testa fuori misura tentato da ottima dal colombiano, su cross dell’ex Inter. Con il passare dei minuti, però, l’Atalanta si scrolla di dosso un po’ di comprensibile ruggine dovuta forse ai giorni di festa dopo il successo in Europa League e il volume del proprio gioco affidandosi alle intuizioni da regista offensivo di De Ketelaere creando la sua prima, vera occasione al 23’ con il diagonale mancino di De Ketelaere, che si spegne di un soffio sul fondo. Il gol nerazzurro è dietro l’angolo e arriva due minuti più tardi quando il belga imbuca per Scamacca che, di spalle, protegge il pallone, si gira e fa partire un destro violento che si infila nell’angolino alla sinistra dell’incolpevole Gemello. Gli uomini di Juric accusano un po’ il colpo e poi provano timidamente a rialzare il baricentro, ma è sempre la “Dea” a sapersi rendere pericolosa: al 41’ un’altra ghiotta opportunità capita sui piedi dell’eroe di Dublino Lookman, il quale da posizione defilata ma comunque ottimale calcia alto di sinistro. Bastano però appena 2’ al nigeriano per farsi perdonare: l’attaccante atalantino, al 43’, si avventa sulla respinta errata di Gemello a seguito della conclusione centro dell’area di Pasalic e a due passi dalla porta avversaria insacca il 2-0 di fine primo tempo.

Secondo tempo

Il copione in avvio di ripresa è molto simile a quello visto per gran parte dei primi 45’ e vede i nerazzurri continuare a spingere nonostante il doppio vantaggio acquisito. Sul fronte opposto, i granata provano a lasciar passare la mareggiata, a riprendere via via il possesso del pallone e al 49’ si riaffacciano dalle parti di Carnesecchi con il colpo di testa di Pellegri alto di un soffio. Sorniona, l’Atalanta non si scompone e addirittura al 52’ cala il tris con Scamacca, ma tutto viene annullato perché De Ketelaere, autore dell’assist per l’azzurro, si trascina di poco il pallone oltre la linea di fondo prima di effettuare il cross rasoterra vincente. La spinta dei granata alla ricerca di un gol per riaprire i giochi apre ampi spazi in campo aperto per i nerazzurri e a farne le spese al 58’ è Linetty che finisce per primo sul taccuino dei taccuini rimediando un cartellino giallo dopo aver fermato un promettente contropiede atalantino. Qualche brivido corre sulla schiena dei difensori granata anche al 59’, quando al culmine dell’ennesima ripartenza e De Ketelaere a concludere da ottima posizione ma troppo debolmente all’indirizzo di Gemello.

A mezz’ora dalla fine, arrivano i primi cambi di Gasperini, che inserisce Hien e Ruggeri per il capitano della finale di Dublino Djimsiti – salutato dalla standing ovation del Gewiss Stadium – e Holm. Nel Torino arriva invece il momento di Sanabria che rileva Pellegri e si schiera al fianco di Zapata. I cambi non modificano lo spartito della gara, che vede l’Atalanta continuare a giocare sul velluto e creare occasioni a raffica: dopo il 3-0 annullato anche a Lookman, è Zappacosta a calciare alto il pallone da posizione invitante. Il tris non tarda comunque ad arrivare e porta la firma di Mario Pasalic che al 70’ spiazza Gemello e trasforma un rigore conquistato da Lookman per un pestone sul piede di Tameze. Con l’ennesima vittoria ormai messa in ghiaccio, nel finale Gasperini concede spazio anche a Miranchuk e Touré. Freschezza e muscoli nel motore dei bergamaschi che hanno continuato a creare pericoli e macinare gioco, rischiando soltanto al 90’ quando il neoentrato Rossi si è dovuto superare per neutralizzare il tentativo di Ilici, un paio di minuti prima del triplice fischio finale di Sozza, che ha dato il via alla festa nerazzurra sugli spalti. Il tabellino Atalanta (3-4-3): Carnesecchi (dall’86’ Rossi); Toloi, Djimsiti (dal 61’ Hien), Scalvini; Holm (dal 61’ Ruggeri), Koopmeiners, Pasalic, Zappacosta; Lookman, Scamacca (dal 73’ El Bilal Touré), De Ketelaere (dal 73’ Miranchuk). All. Gasperini. Torino (3-4-1-2): Gemello; Tameze, Buongiorno (dal 72’ Lazaro), Masina; Bellanova, Linetty (dall’85’ Savva), Ilic, Vojvoda; Ricci; Zapata (dall’85’ Okereke), Pellegri (dal 62’ Sanabria). All. Juric. Marcatori: Scamacca (26’) Lookman (43’), Pasalic (71’ R.). Note – Ammonizioni: Linetty, Hien.

 

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